L’ironia della sorte: ecco che la sconfitta arriva, dopo una serie di successi consecutivi, proprio nelle acque di casa. E per di più ad opera dei cugini rivali della bissa Bardolino, che aspettavano questo momento dall’inizio del palio remiero del lago edizione 2004. Non fa drammi Aligi Pincini, presidente del gruppo bisse di Garda, pur non nascondendo del tutto il colpo basso inaspettato. «Prima o poi doveva succedere», dice allargando le braccia. Ma quello che non riesce a mandare giù è che tutto sia accaduto in casa, con Garda considerata il tempio lacustre della voga alla veneta. A mitigare l’amaro in bocca del presidente pescatore non basta che la sconfitta sia opera di un equipaggio piazzatosi secondo in tutte le sfide precedenti e formato, tra l’altro, da vogatori tutti di Garda, che da una decina d’anni hanno indossato la casacca gialloblù con il leone rampante di Bardolino. Si tratta infatti dell’annuncio indiscutibile che a Torri sabato prossimo, nella regata finale, decisiva per l’assegnazione dei trofei, potrebbe accadere la stessa cosa; mandando così all’aria ogni sogno cullato da chi ha dimostrato una sicura supremazia remiera. Il quartetto della Garda (Matteo Pincini, Michele Bertoncelli, Paolo Tacconi e Alberto Malfer) ha di che meditare: se i vogatori intendono confermare il successo dello scorso anno, ovvero conquistare la settimana bandiera in 37 edizioni del Palio, devono darci dentro. Il presidente Aligi, presonalità dalla parlata sciolta intercalata da movimenti e gesti talvolta un po’ plateale, su questo ha la sua filosofia: «Succede anche alle Olimpiadi», dice pacatamente, «dove atleti si preparano per quattro anni, con a portata di mano magari una medaglia storica, ma poi magari per colpa di una giornata storta o di una mossa sbagliata se la vedono sfuggire all’ultimo momento. Così è lo sport». Nello stesso tempo, però, Aligi fa gli scongiuri sperando che questo non capiti proprio a Torri. Venendo invece alla regata di sabato scorso, seguita da un pubblico di eccezione, tutto è filato via liscio sotto il profilo agonistico, con qualche difficoltà nell’allinearne le barche dovuta all’aria da terra, che ha svantaggiato le imbarcazioni impegnate nelle corsie esterne. Regata fermata nel gruppo C per l’imprevisto capitato alla Villanella di Gargnano: la rottura di un remo subito dopo il colpo di pistola dello starter Umberto Bortolotti. Eseguita la seconda partenza, a prendere il largo è stata la Ichtya di Peschiera, ai remi Stefano e Osvaldo Mazzurega, Alan Di Caprio e Luca Caliari concludono al primo posto; seconda la Villanella, quindi Preonada di Bardolino, Serenissima di Salò e Benacus di Toscolano Maderno. La Portesina di San Felice, aggiudicandosi la batteria del gruppo B si è guadagnata il sesto posto per poter, sabato prossimo, essere presente nella finalissima con il gruppo A. In boa di arrivo il team di Portese ha regolato nell’ordine Foscarina di Gardone, Paloma e Regina Adelaide entrambe di Garda, Birba di Lazise e Portovecchio di Desenzano. A chiudere la manifestazione la gara più attesa, con in lizza le barche più forti, con Garda, Bardolino e Peschiera a condurre alla grande. Ma con Garda, alla virata della seconda boa, che perde una manciata di secondi preziosi e viene così superata dalla Bardolino. Quindi la seconda mezza gara diventa una sfida, testa a testa, tra i due equipaggi primi attori del palio di quest’anno e con la Bardolino (Bruno e Pierfrancesco Maffezzoli, Silvano Dall’Agnola e Mauro Faraoni) che si classifica prima per un soffio su Garda, tallonata dalla Peschiera, che totalizza il terzo posto come in tutte le altre regate. A completare le due barche del lago d’Iseo, Clusanina e Carmagnola, e a chiudere Ca’ Da Mosto di Desenzano. Sul palco, al momento delle premiazioni, assieme al vicesindaco Giampaolo Rossi e all’assessore Antonio Pasotti, erano presenti anche il vice presidente della Provincia di Verona Antonio Pastorello, nonché il presidente della Lega Bisse Paolo Zattoni, attorniato dall’intero direttivo.
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E’ troppo lenta sulla seconda boa La bissa. Garda cede alla Bardolino. Sale la tensione per la finalissima in programma sabato prossimo a Torri