mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Corse continue fra Riva ed Arco più minibus fra centro e periferie

Linee urbane, due idee per migliorarle

Quando al villino Campi, nel corso degli incontri di Agenda 21, l’ingegner Negriolli illustrava le rivoluzionarie caratteristiche di «elastibus», la giunta rivana aveva appena finito di varare il nuovo piano della mobilità per la Busa nello stesso testo già approvato da Arco e Torbole. Elastibus è un ibrido: un autobus (piccolo, da 19 posti) che si muove su percorsi elastici (nel senso che ammettono deviazioni ad personam) solo su chiamata dell’utente: mezzo taxi e mezzo bus, inventato dalla provincia per cancellare il desolante spettacolo delle corriere che viaggiano avanti e indietro desolatamente vuote.Nella realtà rivana, ha spiegato l’assessore Tanas, si potrebbe istituire solo per i collegamenti con Pregasina: ma l’amministrazione sta orientandosi verso un accordo con i taxisti locali per assicurare ai residenti nella frazione che siano senz’auto o preferiscano lasciarla a casa evitandosi la rogna e la spesa del parcheggio- un’alternativa valida. Per il resto il piano del trasporto urbano, destinato ad entrare in vigore dopo le ultime fasi preliminari e gli accordi sul finanziamento nel giugno 2004, prevede due tipi fondamentali di collegamento. Quello principale consiste nel riconoscimento d’una direttrice principale Riva-Arco (i capolinea saranno all’ospedale nuovo ed alla stazione di viale Trento), da coprire a cadenza molto ravvicinata: una corsa ogni quarto d’ora, venti minuti, in maniera che l’utente -come succede a Milano per la metropolitana o a Trento per le linee urbane- non consulta nemmeno l’orario: si presenta alla fermata sapendo di dover attendere la massimo un pugno di minuti. Accanto alla spola nord-sud una coppia di minibus che, facendo base a Riva e ad Arco, girano a scadenze meno frequenti, ma comunque non rarissime, dalla periferia al centro e dal centro alla periferia, compiendo dei percorsi ad otto: stazione-sant’Alessandro- stazione-Varone-stazione per Riva e stazione-Bolognano Massone-stazione-Varignano ospedale-stazione per Arco. In tal modo anche chi risiede in periferia ha la certezza, cambiando nelle stazioni, di arrivare dappertutto in tempi ragionevoli. La copertura dell’asse commerciale sulla Riva-Arco è garantito dalle corse rapide. Per Torbole si sta valutando l’opportunità di potenziare la rete di collegamenti già assicurati dalle corse per Rovereto e Malcesine. Lo schema dei percorsi è deciso: resta da precisare il concorso finanziario che le amministrazioni comunali sono disposte ad accollarsi (finora il servizio è pagato completamente dalla provincia, che continuerà ad assicurare la copertura d’una parte essenziale dei costi). L’assessore Tanas sta valutando la possibilità di varare il servizio di minibus con la periferia a titolo sperimentale con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza del giugno 2004. A gennaio-febbraio, quando partirà il cantiere dell’interrato e scatterà la nuova normativa delle zone blu a pagamento nel centro rivano, sarebbe interessante, secondo la giunta, poter proporre all’utenza il nuovo servizio. Forse la prospettiva di dover pagare la sosta, o di dover scarpinare lasciata la macchina in periferia, rappresenterà un incentivo a servirsi del mezzo pubblico. Tentar non nuoce.

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