Bilancio sano ed alleggerimento della tassazione a carico dei cittadini: sono questi i due punti cardine del comune di Lonato del Garda evidenziati dal Sindaco Mario Bocchio e dal consigliere delegato al Bilancio e Patrimonio Roberto Tardani, anche a seguito di polemiche sollevate dalla minoranza e di articoli allarmistici pubblicati nelle scorse settimane.
Innanzitutto, il Comune di Lonato del Garda ha rispettato i vincoli imposti dal Pattodi Stabilità interno anche per il 2013, tanto che la Giunta ha preso atto degli obiettivi del patto per l’anno 2014.
“Anche quest’anno siamo riusciti a ottenere un risultato importante – afferma il Sindaco Mario Bocchio – merito dell’oculatezza della gestione e della supervisione continua dei settori preposti alle verifiche e ai controlli sui capitoli di spesa dell’Ente”. La soddisfazione dei risultati raggiunti è attestata anche dalla graduatoria redatta sull’indice di virtuosità, pari a 78,22, con il quale Lonato si pone al trentasettesimo posto su 1531 enti lombardi e, per i comuni della classe demografica 5, all’ottavo posto di merito su 120 enti. “Aver rispettato anche quest’anno il Patto di Stabilità – continua il Sindaco Bocchio – è motivo di orgoglio e certifica un’azione della nostra Amministrazione attenta ed oculata. Nonostante i continui tagli con i quali ci dobbiamo confrontare giornalmente e la crisi economica, abbiamo mantenuto fede a questo preciso e difficile impegno. Mi sento pertanto di smentire gli attacchi della minoranza ed titoli allarmistici di giornali che hanno descritto Lonato come un comune senza
soldi… Le risorse ci sono, sono piuttosto i vincoli dettati dalla necessità di rispettare il patto a bloccare scelte e nuovi investimenti.”
“La riconferma del rispetto degli obiettivi del patto di stabilità non è altro che il frutto di una politica seria ed attenta che la nostra Amministrazione ha portato avanti sin dal primo mandato nel campo della gestione delle risorse economiche. Scelte equilibrate e controllo costante delle uscite – precisa il consigliere delegato al Bilancio e Patrimonio Roberto Tardani – hanno consentito di erogare i servizi essenziali al cittadino pur rispettando il patto e soprattutto senza aumentare i tributi. Con riguardo a questi ultimi, è nostra intenzione studiare un contenimento delle spese al fine di poter ridurre la pressione fiscale a carico dei cittadini: ed è in questa direzione che ci stiamo muovendo anche nei confronti della nuova Tassa sui Servizi Comunali Indivisibili (Tasi), sulla quale il comune ha potere di
determinazione delle aliquote (fino al 3,3 per mille per l’abitazione principale e sino al 2,8 per mille sugli altri immobili). L’intento è di poter deliberare l’esenzione dalla TASI resistendo così alle pressioni dello Stato che, a fronte di una continua riduzione dei trasferimenti statali ai comuni, induce gli enti locali a chiedere sempre più contribuzione economica ai cittadini. L’obiettivo di non applicare la TASI è un fatto fortemente positivo che attesta la serietà della nostra amministrazione, la solidità del bilancio comunale e la comprensione della situazione economica attuale e della conseguente difficoltà di molte famiglie di fronteggiare nuove spese”.