Il passaggio di consegne è quasi soft, da «rivoluzione di velluto», tutto secondo i pronostici. Senza apparente animosità, tra sorrisi e strette di mano, Lonato si è consegnata ieri alla Casa delle Libertà del dottor Mario Bocchio (è medico di base), chiudendo la parentesi di sinistra che il sindaco uscente Morando Perini aveva iniziato nel 2000, e che il suo successore designato, Roberto Baruffolo, non potrà portare avanti. Clima stranamente disteso in piazza, cavalleresco. Ma davanti ai tabelloni affissi alle pareti del Municipio, ieri mattina, era francamente impossibile accampare polemiche: troppo netto il sucesso di Bocchio, premiato dagli elettori in tutte le 13 sezioni del centro, della periferia e delle frazioni. Il candidato della Casa delle Libertà è andato vicino alla maggioranza assoluta dei voti, spazzolando 3.675 preferenze su 8.261 schede valide, per una percentuale del 44,49%. Staccatissimo Baruffolo, ex assessore di «Vivi Lonato», fermo a 2.538 voti pari al 30,72%. Buona, in terza posizione, la performance della Lega Padana di Manlio Mantovani (già sindaco leghista negli anni ’90), che ha raccolto il 12,82% con 1.059 voti. Non sono pochi, ma nemmeno abbastanza per guastare la festa alla CdL (Forza Italia, Lega Nord, An e Udc), ampiamente vincitrice. Stesso discorso anche a sinistra, dove la Lista per Lonato di Giovanni Contiero ha raccolto un discreto bottino di voti ambientalisti e progressisti: per lui 989 preferenze pari all’11,97%. Questi i numeri, e c’è poco da speculare tra le pieghe delle cifre: Bocchio ha vinto dappertutto e senza eccezioni, oscillando tra il 40 e il 46% in centro storico, tra il 38 e 48% nelle sezioni elettorali di periferia, facendo l’en plein nelle frazioni dove ha vinto con il 51,45% a Centenaro, con il 40,68% a San Tomaso, il 44,95% a Castelvenzago, 40,3% a Esenta, il 54,15% a Maguzzano (dato che farà riflettere), il 44,46% a Sedena. Baruffolo è secondo in tutte le sezioni, Mantovani terzo in quasi tutte, tranne a San Tomaso, a Esenta e nella sezione 1 centro storico, dove sul podio è salito Giò Contiero. Dunque le due liste che potevano essere potenzialmente di «disturbo» (Contiero a sinistra, Mantovani a destra), si sono equivalse: hanno spostato un migliaio di voti ciascuna, lasciando così invariate le proporzioni tra Casa delle Libertà e Centrosinistra. E allora si volta pagina: nel nuovo consiglio siederanno 13 consiglieri della CdL, 4 di Vivi Lonato, due della Lega Padana (Mantovani e Oscar Papa), oltre a un seggio per Contiero. E’ andata, in fondo, come tutti prevedevano. E’ stata una contesa su cui nessuno avrebbe scommesso una pizza, senza la sanguigna animosità delle elezioni del 2000, segnate dalla battaglia pro e contro l’inceneritore, le assembleee affollate e vivaci, la spaccatura nella Lega, e infine il successo a sorpresa della sinistra di Perini, che stavolta non si è ripetuto. Niente si è ripetuto: lo specchio di queste Comunali è nei volti distesi della gente in piazza ieri mattina, tutti tranquilli sotto un tiepido sole, come se gli sconfitti se lo aspettassero, come se i vincitori non attendessero altro che la «formalità» delle votazioni per sancire un passaggio previsto. «E’davvero inutile recriminare, i numeri parlano chiaro – dice Baruffolo, il candidato sconfitto del centrosinistra -: anche se avessimo stretto un’alleanza con Contiero, non saremmo comunque riusciti a spuntarla. Perchè abbiamo perso? Forse perchè la maggioranza dei cittadini non è rimasta soddisfatta di come abbiamo amministrato. Hanno voluto voltare pagina, ne prendiamo atto: non ci rimane che prepararci all’opposizione, per controllare che i nuovi amministratori facciano l’interesse dei cittadini». Anche il sindaco uscente Morando Perini (che da capolista di Vivi Lonato ha incassato 161 preferenze e farà il consigliere di opposizione) la prende con filosofia. «Lascio un paese che è un gioiellino: i conti del bilancio sono in ordine, i servizi ci sono, ora spero solo che i nuovi amministratori non rimettano mano sul Piano regolatore. Sarebbe un peccato».
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Il candidato della Casa delle Libertà si afferma nettamente, superando il portacolori della Giunta uscente di centrosinistra. Bocchio è sindaco con il 44,49 per cento. L’ex assessore Baruffolo al 30,72