Vendere, recuperare, ristrutturare. Si muove seguendo queste direttrici il Comune di Lonato che ha varato un piano ben preciso relativo al futuro del patrimonio immobiliare. Sono destinati ad essere ceduti lo storico palazzo Carpaneda, l’ex carcere mandamentale e l’ex macello. Saranno ristrutturati l’antico palazzo Zambelli, il fabbricato che ospitava ufficio registro e imposte, le vecchie scuole della frazione Sedena. Il progetto più singolare riguarda l’ampliamento della pizzeria ristorante e la ristrutturazione dei servizi e impianti del centro balneare del lido di Lonato. La Giunta ricorrerà pare, fra le prime in Italia, al «project-financing» cioè ai privati che finanzieranno l’opera recuperando l’investimento attraverso la gestione delle strutture. «Il nostro patrimonio immobiliare è caratterizzato da edifici in pessimo stato di conservazione – spiega l’assessore Roberto Baruffolo -. Ciò pone un interrogativo di fondo, cioè se sia più conveniente recuperare o vendere. Il presupposto delle ristrutturazioni è poi l’uso degli immobili per servizi di pubblica utilità ad un costo sopportabile che ne giustifichi il recupero. In quest’ottica si inseriscono le decisioni già prese». Dopo la sistemazione, da parte delle precedenti Amministrazioni comunali, di Palazzo Franceschini e degli ex uffici finanziari si sta lavorando per il recupero del vecchio palazzo municipale. Le scelte annunciate ora dall’assessore riguardano sia le vendite che i restauri. Verranno ceduti sia l’ex sede delle carceri mandamentali che ha entrate in via Repubblica e su via Corrobiolo e l’ex macello comunale, nel quartiere Filatoio. Il bando di gara è già stato emesso. Anche lo storico palazzo Carpaneda, che sorge in via Tarello, proprio a fianco del duomo di S. Giovanni Battista, verrà venduto. Sono in corso le procedure per ottenere l’autorizzazione. In particolare è già stato predisposto un progetto, approvato dalla Soprintendenza ai beni culturali e architettonici, per un recupero dell’edificio a uffici e appartamenti, salvando i meravigliosi affreschi e gli stucchi che ornano alcune sale. L’idea del Comune è di cedere il palazzo ottenendo alcuni spazi già ristrutturati. Si tratta di una scelta obbligata perché parte della facciata della chiesa invade una porzione del palazzo che è in condizioni di grave degrado con cedimenti, anche recenti, di intonaco e parti del tetto. Il recupero contribuirebbe a valorizzare il centro storico. Le scuole elementari della frazione Sedena saranno ristrutturate da un privato in cambio dell’approvazione di un piano integrato di intervento. I locali saranno destinati a sale riunioni e sedi di associazioni civiche. L’edificio dell’asilo di Sedena sarà ceduto invece in diritto di superficie all’Aler per 60 anni. L’immobile sarà ristrutturato così da ricavarvi appartamenti da affittare in regime di edilizia residenziale agevolata. Il Comune ristrutturerà anche l’antico palazzo Zambelli, costo circa 3 miliardi, destinato a diventare sede della cultura e della biblioteca civica chiusa da 10 anni. Nell’edificio, ora vuoto, che accoglieva ufficio registro e imposte, in via Girelli, verranno ricavate la sede del giudice di pace arricchito pare anche della sezione penale, e sedi delle associazioni lonatesi. I lavori prenderanno il via a gennaio. Il progetto che suscita maggior curiosità riguarda il centro balneare del Lido di Lonato. È prevista la sistemazione delle strutture balneari a lago ma soprattutto l’ampliamento del locale pizzeria-ristorante che va messo a norma. Per farlo la Giunta pensa di ricorrere al project financing: il privato che vincerà la gara finanzierà l’intervento che recupererà attraverso l’affidamento in gestione, per un certo numero di anni, delle strutture.
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Il Comune intende monetizzare cedendo alcune delle numerose proprietà. Prospettato anche un progetto per il rilancio turistico del Lido
Lonato vende palazzo Carpaneda
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