È alla ricerca dell’identità perduta la fiera regionale lonatese. Per restituire la manifestazione agli antichi splendori l’Amministrazione comunale ha deciso di cambiare completamente registro. Tanto da cancellare il regolamento in vigore per vararne uno nuovo. Le novità introdotte hanno suscitato consensi ma anche pesanti critiche per i compensi previsti per i vertici, cioè presidente, direttore e segretario. Ma vediamo le decisioni. Le ha illustrate al Consiglio comunale l’assessore al Commercio e Turismo Paolo Marcoli. «Intendiamo riportare la fiera ai fasti di un tempo. E per farlo intendiamo ritornare ad affidare l’organizzazione ad un comitato di lonatesi che hanno esperienza, volontà, sono persone conosciute in paese e danno fiducia. Basta con gli affidamenti dell’organizzazione all’esterno, che hanno causato deficit». L’assessore ha infatti ricordato che nel ’99 l’ideazione della fiera costò 110 milioni e chiuse con un disavanzo di 127; nel 2000 la spesa salì a 125 milioni con un disavanzo di 165 milioni. Il comitato sarà composto da 8 persone (tre espressione delle minoranze) più il presidente e il direttore.Il regolamento prevede che duri in carica un anno. Deve approvare il programma, il preventivo, attribuire incarichi ai suoi componenti per i singoli settori della fiera. Quanto ai compensi, al presidente e direttore potrà essere assegnata un’indennità mensile non superiore a quella prevista per l’assessore non vicesindaco. Si tratta di un’indennità di funzione che al massimo potrebbe aggirarsi attorno ai 2,5 milioni mensili. Ai componenti il comitato verrà corrisposto invece un gettone di presenza per ogni riunione eguale per importo a quello dei consiglieri comunali, cioè 43.000 lire lorde. «Condivido l’idea di tornare al vecchio spirito – ha sostenuto Roberto Tardani di Forza Italia -. È una buona idea; sono purtroppo convinto che non si riuscirà a rinverdire i fasti della fiera agricola di un tempo. Difficilmente si potrà recuperare il tempo e le occasioni perdute: non ci sono strutture, non possiamo più usare le scuole come si faceva un tempo. E con gli stipendi previsti rischiamo di partire subito con un’uscita di 100 milioni. Troviamo i lonatesi che abbiano voglia di lavorare e impegnarsi, ma prevediamo solo il rimborso spese». Il prof. Ugo Ughi ha invece definito il regolamento strumento che rischia di mettere in piedi un «baraccone» con meccanismi per dare soldi a qualcuno destinato a diventare uno dei tanti carrozzoni. L’esponente leghista ha suggerito di affidarsi alle forze che già lavorano bene a Lonato come il Comitato che organizza Mercantico, il mercatino dell’antiquariato che si svolge ogni mese. Il consigliere di minoranza Oscar Papa ha invece sollecitato la presentazione di un progetto della fiera. Il nuovo regolamento è stato approvato e nei prossimi giorni la Giunta procederà alla nomina del comitato che avrà il difficile compito di rilanciare la principale manifestazione lonatese che da 40 anni e più si svolge a cavallo del 17 di gennaio avendo come punto focale l’agricoltura e le sue attrezzature.
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Previsto un Comitato organizzativo locale che dura in carica un anno
Lonato vuol rilanciare la fiera
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