Ieri, guidati da Aurelio Nastuzzo, gli «Amici del golfo» hanno protestato contro il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Desenzano, Mauro Borelli, e contro il suo progetto di vendere l’ospedale di Salò in cambio della realizzazione di una struttura più piccola (6 mila metri quadrati) in cui raggruppare analisi, radiologia, sede Avis e qualche altro servizio sanitario già esistente. Ma la loro protesta è andata a cozzare contro le forze dell’ordine. I carabinieri sono infatti intervenuti registrando i nomi di alcuni dei promotori della manifestazione, e invitando a spostare i manifesti affissi perchè danneggiavano le vecchie mura del nosocomio. Da non credere: la protesta, pacifica e senza alcuna forzatura, si è conclusa fra lo sconcerto dei partecipanti, che pensavano di essere finiti su «Scherzi a parte».Oltre ai cartelloni affissi, nella stessa mattinata sono stati distribuiti volantini per criticare la linea Borelli. «Dopo avere svuotato in modo vergognoso e sistematico l’ospedale di Salò di tutti i reparti – dicevano -, e averlo ridotto a un edificio semiabbandonato, la Regione (o chi ne fa le veci in questo momento) vuole assestare il colpo di grazia vendendolo per fare cassa. E l’intento è di utilizzare circa 5 milioni di euro (una parte dei 15-20 milioni ricavabili dalla cessione) per costruire a Barbarano un nuovo polo riabilitativo».«Dopo la scelta miope di dirottare sul vecchio ospedale di Gavardo il finanziamento (29 milioni di euro) stanziato dalla stessa Regione per costruirne uno nuovo per acuti – prosegue il documento – ora si vuole distruggere anche il ricordo del nostro ospedale. La vendita avrebbe potuto avere una giustificazione solo se si fosse deciso di utilizzare i soldi incassati per costruire un nuovo e moderno presidio, capace finalmente di fornire una valida, efficace e tempestiva risposta ai numerosi problemi di Garda e Valsabbia. Se il nosocomio di Salò poteva essere considerato poco funzionale per ospitare una struttura per acuti, vista l’ubicazione in centro, proprio per la sua collocazione e le sue dimensioni si rivela adatto ad accogliere un polo riabilitativo di prestigio».In sintesi, gli «Amici del golfo» (hanno ottenuto la costruzione della passeggiata a lago, promuovono il rilancio dei sentieri dell’entroterra, stimolano l’amministrazione comunale soprattutto sui temi ambientali, contano su centinaia di iscritti e, in un certo senso, esprimono i desideri di parte della gente comune) temono che l’obiettivo sia di vendere l’ospedale a una immobiliare, investendo altrove i quattrini ricavati.E in effetti, Borelli ha chiesto al sindaco di cambiare la destinazione dell’edificio, trasformandolo in residenziale, in modo da incassare il più possibile.
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Gli «Amici del golfo» hanno organizzato una manifestazione contro la cessione dell’edificio