Questa volta, il brutto tempo non ha rovinato i piani dell’amministrazione comunale di Castelnuovo che venerdì notte ha riproposto «Illuminiamo le lucciole»: progetto per il contrasto alla prostituzione organizzato e realizzato in collaborazione con carabinieri, polizia locale, Protezione civile, Ulss 22, associazioni locali e Dimteatrocomunale.«Abbiamo ripreso da una settimana il progetto avviato lo scorso anno», spiega il sindaco Maurizio Bernardi. «Siamo scesi sulla statale utilizzando solo dei gazebo illuminati, che però diventano dei punti di ritrovo per la gente. In questo modo sono le nostre luci a illuminare le “lucciole” costringendole a desistere dal rimanere sulla strada».All’origine del progetto la difficile e critica convivenza con il fenomeno della prostituzione che da anni ormai caratterizza e quasi «denomina» la ex statale 11, seppure ora «promossa» a regionale.«La nostra scelta segue una filosofia chiaramente diversa da quella delle cosiddette “ronde”: noi non pensiamo a pattugliare il territorio ma piuttosto a riprendercelo, come cittadini, fisicamente; e quindi colpire non le donne sfruttate ma gli interessi che girano intorno a questo traffico. Quella che mettiamo in atto», sottolinea Bernardi, «è un’occupazione civile e pacifica degli spazi; una presenza passiva, senza alcun contatto o contrasto diretto, che però finisce inevitabilmente per disturbare le signorine e soprattutto i loro potenziali clienti».Lo scorso anno per «Illuminiamo le lucciole» sono stati utilizzati quattro gazebo, dislocati lungo il tratto di strada regionale 11 che interessa il comune castelnuovese. Quest’anno i gazebo utilizzati sono cinque.«Un risultato molto positivo, che ci consente di ampliare l’area di intervento», commenta l’assessore Ezio Bassi tra i promotori dell’iniziativa. «In ogni gazebo è sempre presente almeno uno dei componenti dell’amministrazione comunale e uno dei volontari della Protezione civile. Anche quest’anno intorno a noi si sono radunate diverse persone che già conoscevano il progetto e altre hanno invece chiesto informazioni». «Ed è una soddisfazione poter dire che quasi sempre le persone che si avvicinano per conoscere il motivo della nostra presenza, poi partecipano attivamente e con entusiasmo».A supporto di queste «postazioni» i carabinieri della stazione di Peschiera e la polizia locale che hanno continuato a monitorare la situazione con un andirivieni di pattuglie. «Come abbiamo detto noi non interveniamo direttamente né ci occupiamo di contattare le prostitute sulla strada. Non rientra negli obiettivi del nostro progetto. E’ però evidente», aggiunge Bernardi, «che le nostre postazioni consentono alle forze dell’ordine di controllare meglio quanto avviene sul territorio».Secondo le intenzioni dell’amministrazione comunale, «Illuminiamo le lucciole» proseguirà sino ad autunno inoltrato. «La partecipazione della gente, delle associazioni è lo strumento che ci può consentire di ampliare il progetto e garantire un numero sempre maggiore di serate. Quindi rinnoviamo l’invito ai nostri concittadini», riprende il sindaco Bernardi, «affinché collaborino attivamente a un’iniziativa che è una risposta importante e concreta al fenomeno della prostituzione. Sappiamo che dopo di noi ci hanno provato anche altri Comuni e sempre con risultati positivi. Dunque non mi stancherò mai di ripeterlo: se lo vogliamo e siamo pronti ad investire un po’ del nostro tempo, possiamo riprenderci il nostro territorio».
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Riprende l’iniziativa avviata l’anno scorso: punti di ritrovo illuminati sulla regionale 11, la grande arteria della prostituzione