Domani sarà riaperto al traffico il Lungolago di Desenzano, dopo tre mesi di chiusura per i lavori di pavimentazione e abbellimento, svolti tra la Navigarda e il ponte alla veneziana. Il cantiere è stato sgomberato già da qualche giorno: non resta che togliere le transenne e riaprire la strada al passaggio delle auto, cosa che avverrà domattina. Tutto come prima? Non proprio, e non solo dal punto di vista estetico. Le macchine potranno tornare a circolare, ma solo a una velocità massima di 30 km orari. E soprattutto si è deciso di chiudere il lungolago al traffico, completamente, nella fascia oraria notturna dalle 21 alle 6 del mattino e nei giorni festivi (ma non il sabato). Queste limitazioni resteranno in vigore tutto l’anno, estate o inverno non cambia. L’aspetto che più incuriosisce è la chiusura notturna: il Lungolago, dunque, sarà una strada carrabile di giorno e una passeggiata pedonale di notte. Ma è una decisione che ha una propria logica: da anni i residenti della zona, in cui non ci sono solo alberghi e negozi ma anche abitazioni, portavano avanti le loro sacrosante lamentele, arrivando a formare tre mesi fa un Comitato per il diritto al riposo notturno (formato da Giorgio Fezzardi, Piero Baruffa, Luciano Collini e altri amici del centro storico) che chiedeva, tra le altre cose, la pedonalizzazione totale e permanente del Lungolago, oltre al divieto di transito notturno per tutto il centro. Per contro, posizioni opposte sono state espresse da commercianti ed esercenti, preoccupati che il centro di Desenzano si chiudesse a riccio, che troppe limitazioni al traffico (oltre alla storica carenza di parcheggi) scoraggiassero i clienti e deprimessero troppo gli affari. Si è scelta dunque una soluzione accettabile per tutti: di giorno i commercianti potranno lavorare, di notte i residenti potranno dormire. Tutti contenti a metà. E i pedoni? «Con il limite di 30 chilometri orari spiega il sindaco Fiorenzo Pienazza abbiamo istitutito limitazioni al transito a tutto vantaggio dei pedoni, che in questa zona godranno del diritto di precedenza sia in attraversamento che in percorrenza, come stabilisce il codice della strada. Per gli automobilisti sarà obbligatorio andare adagio e fermarsi al cospetto di un pedone, strisce o non strisce». Ora che fare di questo lungolago rinnovato, abbellito e quasi pedonalizzato? I commercianti, attraverso l’associazione Confesercenti, lodano le decisioni equilibrate prese dal sindaco, che ha respinto le sirene della chiusura totale, ma raccomandano di completare l’opera di rilancio della fascia a lago promuovendo iniziative, spettacoli e attrazioni, che rendano più appetibile la passeggiata a Desenzano. Chiedono anche di potenziare i parcheggi e un po’ mugugnano: i tre mesi di chiusura per lavori sul lungolago sono stati mesi di sofferenza, dice la Confesercenti. Inoltre aggiunge che la chiusura domenicale è una buona idea per l’estate quando c’è tanta gente, tante auto e passeggiare sul lungolago è piacevole; ma d’inverno, quando di gente ce n’è poca, perché scoraggiare il traffico? Ma ormai la decisione è presa. Si cerca di accontentare tutti, nei limiti del possibile.
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Finiti i lavori, riapre la strada ma ci saranno delle limitazioni
Di giorno auto a 30 all’ora, di notte stop al traffico