I Comuni di Magasa e Valvestino restano isolati a causa delle frane che, da quasi due mesi, hanno compromesso la viabilità lungo l’unica strada di collegamento con il lago. Gli abitanti sono costretti a percorrere un lungo tragitto alternativo, passando per Capovalle, Idro e la Valle Sabbia, per poi scendere a Salò. Questo percorso rappresenta un vero e proprio calvario per i pendolari, tra cui il sindaco di Magasa, Federico Venturini, che ogni giorno impiega circa due ore per raggiungere il municipio. Venturini spera che entro Natale la strada provinciale possa essere riaperta almeno a senso unico alternato per qualche ora al mattino e al pomeriggio.
Intanto, i lavori sulla SP9 proseguono senza sosta nel territorio di Gargnano, dove si stanno posando barriere di protezione e consolidando il versante stradale nei punti colpiti dai cedimenti, soprattutto nei pressi della diga di Valvestino. Questa situazione riporta all’attenzione anche il progetto di un tunnel per collegare la zona con le Giudicarie, un’idea discussa da oltre vent’anni ma mai realizzata. Sul fronte politico, rimane aperta la questione dell’annessione di Valvestino e Magasa al Trentino Alto Adige, approvata in un referendum del 2008 ma mai attuata. La Provincia autonoma di Trento ha recentemente inserito l’opzione nel nuovo Statuto d’autonomia, in discussione nelle prossime settimane a Roma, lasciando la questione in attesa di ulteriori sviluppi.
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