Slitta il passaggio di consegne dell’ospedale (nella foto) dall’Asl 22 all’Azienda ospedaliera di Verona. Il Centro ospedaliero clinicizzato, così si chiama la struttura sanitaria destinata a diventare centro di ricerca e riabilitazione ad alta specializzazione, passerà alle dipendenze dell’azienda veronese e dell’università, salvo ulteriori rinvii, dal primo agosto. Il fatto del ritardo è dovuto al non ancora organizzato coordinamento tra le attività ospedaliere di Verona e quelle di Valeggio. La scadenza è stata decisa durante un incontro al quale hanno partecipato i direttori generali della 22, Filippo Marelli, e dell’Azienda sanitaria veronese, Michele Romano, il preside della facoltà di Medicina di Verona, Giuseppe Tridente, il sindaco di Valeggio Fausto Sachetto e il vicepresidente del Consiglio regionale Angelo Fiorin. Durante l’incontro Romano ha illustrato le difficoltà organizzative, ma è stata ribadita la «ferma volontà di portare a compimento l’operazione». Asl 22 e Azienda ospedaliera stanno ora mettendo a punto l’organizzazione dei servizi. La gestione di alcuni di questi, comunque, non passerà infatti direttamente all’Università. Il direttore amministrativo della 22, Michele Benamati, spiega: «I provvedimenti devono essere ancora messi a punto ma la nostra azienda continuerà a gestire direttamente, almeno per un certo periodo, il centro unificato di prenotazioni, il servizio di endoscopia digestiva, quello di radiologia e di dialisi e garantirà la pronta disponibilità di tecnici di laboratorio analisi e radiologia. Dall’Asl 22 dipenderà poi il distretto sanitario che offre i servizi medici alla popolazione». «Il passaggio di consegne dall’ospedale all’Azienda veronese dovrebbe sensibilmente alleviare il bilancio dell’Asl 22», aggiunge Benamati, «perché se da una parte questa perderà gli introiti dei ricoveri dei pazienti che arrivano da tutta Italia a Valeggio per farsi curare, e dovremo, anzi, indennizzare l’Università per i pazienti della 22 che vi si ricovereranno in futuro, dall’altra l’azienda sanitaria guidata da Marelli non avrà più 110 dipendenti da stipendiare». E soprattutto non dovrà sborsare miliardi di tasca sua per il completamento dei due piani di edificio da anni al grezzo. Il sindaco Sachetto è soddisfatto di come stanno andando le cose: «Finalmente», commenta, «abbiamo una data certa sul passaggio di gestione della struttura e di questo ringrazio i vertici delle aziende ospedaliere, dell’Università e della Regione. Dopo anni di incertezze Valeggio potrà avere quindi un centro avanzato per la riabilitazione (vascolare, ortopedica, gastroenterologica) e potrà garantire nello stesso tempo i servizi sanitari fino a oggi erogati ai valeggiani».