A Manerba, i naturisti si sono mobilitati contro le sanzioni ricevute dopo un controllo delle forze dell'ordine che ha portato a 16 multe da 250 euro ciascuna. Fidenzio Laghi, ex presidente dell'Associazione naturista emiliano-romagnola (Aner), ha dichiarato che tali misure rappresentano una persecuzione nei confronti della minoranza naturista e ha chiesto maggiori controlli per combattere atti osceni in pubblico. Laghi sostiene che il naturismo non è un reato in aree conosciute, come la Rocca di Manerba, dove l'ordinanza comunale del 2005 vieta esplicitamente il nudismo.
Laghi ha anche precisato che le multe devono essere validate da un prefetto o un giudice di pace e ha sottolineato che gli atti contrari alla pubblica decenza sono stati depenalizzati dal 2016. La sua richiesta è chiara: meno persecuzioni per i naturisti e più attenzione verso chi realmente commette infrazioni.