In nessun punto del territorio arilicense c’è presenza di inquinamento elettromagnetico: questo il risultato del controllo effettuato nelle scorse settimane da una società specializzata. Dice l’assessore comunale Flavio Amicabile: «È un dato importante, che ci auguriamo tranquillizzi quei cittadini che si erano allarmati. Penso, in particolare, ai genitori degli alunni della scuola elementare di Porto Vecchio, che avevano promosso una raccolta firme contro l’installazione dell’antenna per la telefonia mobile in località campo sportivo, a poca distanza dall’edificio scolastico». Amicabile è presidente della commissione per gli statuti e regolamenti, incaricata di seguire la vicenda per verificare l’eventuale necessità, dopo l’effettuazione delle misurazioni, di apportare modifiche al regolamento sulla telefonia mobile. Data la connotazione tecnica del problema, la commissione, formata da esponenti della maggioranza e minoranza consiliare, è stata allargata a esperti del settore che hanno lavorato a fianco degli amministratori e della ditta incaricata del monitoraggio territoriale. «Il loro studio», spiega Antonio Invidia, membro della commissione, «si è concretizzato in una vera e propria mappatura del territorio, che rileva i vari livelli di inquinamento elettromagnetico. È più che positivo che a Peschiera non solo non ci siano aree in cui si registrino valori al di sopra della norma ma, al contrario, vi sono zone in cui i picchi non raggiungono nemmeno il livello d’allerta fissato dalla legge». «Questo vale anche per l’area del campo sportivo», riprende Amicabile, «ovvero quella dove è collocata l’antenna che ha generato tanta preoccupazione nei genitori». Il passo successivo alla mappatura è stato l’individuazione di siti idonei alle future installazioni di antenne per i telefoni cellulari. «L’elenco di queste aree è stato dato ai gestori della telefonia mobile nel corso dell’ultimo incontro con la nostra commissione», comunica Amicabile. «I gestori si sono presi un mese di tempo per verificare le misurazioni sul territorio e per programmare gli impianti necessari a garantire la copertura del territorio. Durante lo stesso incontro abbiamo anche avanzato l’ipotesi di spostare l’impianto dal campo sportivo». «È però evidente», conclude Amicabile, «che dato che i parametri sono tutti nella norma e non ci sono rischi, lo spostamento dell’antenna dipenderà esclusivamente dalla disponibilità degli stessi gestori a effettuarlo, sostenendone il costo».
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Elettrosmog: il controllo ordinato dal Comune dice che non c’è pericolo. Ma l’antenna al campo sportivo non si sposta: «Non inquina»