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In tre anni spesi due milioni per interventi al manto stradale, alle aree di sosta e agli spartitraffico. Veneto Strade sulla 450: «Nelle piazzole raduni omosessuali»

Maquillage a bretella e rondò

Riqualificazione di tutta la strada regionale 450 Affi-Cavalcaselle e della grande rotonda di Affi, allo sbocco della tangenziale. Sono i lavori in corso sull’intera tratta per i quali Veneto Strade, in tre anni, ha speso circa due milioni di euro. I dirigenti della società, Claudio Zaniboni e Giovanni Mazzi, descrivono gli interventi eseguiti e quelli in corso di ultimazione.«Fin dal 2003, quando l’arteria è stata trasferita dallo Stato alla Regione, ci siamo subito fatti carico della riqualificazione della strada, che riteniamo di grande importanza logistica. In tre anni abbiamo svolto parecchi interventi. Siamo partiti con un investimento di un milione e mezzo di euro per il rifacimento del fondo stradale di tutta la carreggiata in direzione Affi-Cavalcaselle, lunga 13 chilometri, che stiamo ultimando: è stato usato un sistema di lavorazione particolare che ricicla sul posto il vecchio asfalto. Si chiama rigenerazione a freddo», spiegano, «e ha consentito il riutilizzo dello strato di 20 centimetri di asfalto ormai usurato, con notevole risparmio di tempo e di circolazione di camion. Il nostro obiettivo per i prossimi tre anni è la sistemazione di tutta la carreggiata in senso inverso», precisano i dirigenti. «Nel gennaio dell’anno scorso», continuano, «in un mese abbiamo chiuso sei varchi al spartitraffico tra le due careggiate: abbiamo speso 111mila euro per questo lavoro, che si è reso necessario perchè i vecchi varchi costituiti da New-jersey, i classici spartitraffico in plastica, anche se riempiti d’acqua, venivano spostati dai fuoristrada per fare inversione di marcia evitando così la coda a Cavalcaselle, dove c’è la rotonda. Una abitudine pericolosissima sopratutto per i motorini. I sei varchi sono stati chiusi con sistemi omologati di sicurezza che in caso di necessità si possono aprire». Zaniboni precisa: «Sono stati spesi anche 43mila euro per il ristringimento della piazzola all’altezza dell’uscita per Bardolino, dove si svolgevano raduni di omosessuali, situazione che ormai aveva raggiunto la soglia d’allarme per la pubblica sicurezza come segnalato da polizia e Comune. Il problema, purtroppo, non si è risolto del tutto perchè la stessa situazione si presenta sulla piazzola della careggiata opposta: tante persone che provengono da Affi si fermano alla piazzola ristretta, parcheggiano e attraversano a piedi la superstrada per andare dall’altra parte. Entro un paio di mesi verrà limitata anche questa piazzola, così il problema sarà risolto definitivamente». «Il Comune di Bardolino», precisa il responsabile di Veneto Strade, «è stato molto sensibile sul problema ed ha voluto anche riqualificare tutta l’area dello svincolo che insiste sul suo territorio. Così, ha chiesto venisse fatto un intervento di pulizia e bonifica degli spazi verdi interni ai due svincoli, con il taglio della boscaglia e la posa di terra vegetale piantumabile. Questo è l’unico intervento che abbiamo eseguito in collaborazione con un Comune che ha cofinanziato i lavori. Stiamo per completarli e sembra che adesso anche Cavaion intenda eseguire lo stesso intervento».Quello dei rifiuti sparsi lungo la superstrada è uno dei problemi sollevati da molti cittadini e «anche da turisti che ci hanno telefonato», confessa Zaniboni, «in dicembre abbiamo speso 60 mila euro di extra appalto per la pulizia delle 14 piazzole di sosta, usate come discariche e 5-6 chilometri di canalette lungo la strada piene di bottiglie di plastica e di schifezze di ogni genere. Abbiamo dovuto fare una convenzione con la Serit per il noleggio dei cassoni scarrabili per portare via pneumatici, elettrodomestici, batterie, materassi, mobili vecchi, divani e quant’altro. Le piazzole sono aree di sosta per le emergenze, invece la gente ci va a fare i pic-nic o le usa come discariche. Lungo i 13 chilometri, per espletare ventuali bisogni e necessità, ci sono due aree di servizio con distributori, bagni e tutto quello che serve».La 450 ha circa 30 anni, alla strada è seguita la grande rotonda finale alla superstrada ad Affi. «Una rotonda di 190 metri di diametro», spiegano i dirigenti, «che per anni è stata lasciata al degrado con un fondo all’interno più basso rispetto alla strada di 5-6 metri, dove era cresciuta boscaglia di ogni genere. Il Genio Civile, dopo aver eseguito i lavori di sistemazione degli argini del torrente Tasso, aveva il problema di dove portare la terra vegetale di risulta: lo abbiamo autorizzato a trasportare al centro della grande rotonda circa 100 mila metri cubi di materiale proveniente dai lavori al torrente. È stata pulita tutta l’area dalla vegetazione arbustiva e riempito il fondo con la terra, portando la quota del terreno ad un metro sotto il livello stradale. I lavori sono partiti in settembre 2006 e saranno conclusi entro un paio di mesi. Poi, l’area rimarrà a verde, con prato, e sarebbe auspicabile venisse piantumato qualche albero». Della piantumazione si sta già facendo carico il Comune di Affi, che ha chiesto l’autorizzazione alla Guardia Forestale.

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