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La mostra, un'opportunità da non perdere

Marc Chagall e Dario Fo in una mostra, unica, al Museo Santa Giulia a Brescia

Dal 20 novembre 2015 al 15 febbraio 2016 Brescia ospita Mare Chagall. Anni russi 1907-1924. Con un racconto per immagini di Dario Fo, un progetto culturale straordinario, interamente prodotto per Brescia, frutto dell’incontro fra due indiscussi protagonisti delle arti del XX secolo: Mare Chagall e Dario Fo. Un’idea nata dalla volontà di generare un nuovo orizzonte culturale, dal confronto tra due colossi del pensiero contemporaneo. Due uomini con personalità diverse, ma anche molto vicine tra loro.

La mostra, è un’opportunità da non perdere. Un progetto unico, pensato solo per Brescia, che dà la possibilità di ammirare le opere di uno degli artisti più interessanti del Novecento, impreziosite da un racconto d’eccezione: l’omaggio del premio Nobel Dario Fo.

Il maestro russo, con le sue visioni liriche e simboliche – di cui il visitatore avrà l’occasione di ammirare una selezione fra le opere più significative realizzate negli anni della formazione (1907- 1924) antecedenti al trasferimento definitivo a Parigi, intervallate da brani della sua autobiografia – è anche protagonista di un racconto, frutto prezioso dall’immaginario poetico, pittorico e teatrale del premio Nobel per la letteratura.

“Promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo e con la partecipazione di Giunti Arte Mostre e Musei, la mostra – scrive il sindaco di Brescia Emilio Del Bono – rappresenta  un evento unico e irripetibile, che siamo onorati di offrire alla città dalle sale del Museo di Santa Giulia.

Una storia di passione per l’arte, di amore per la vita e per la cultura ebraica, tutta da scoprire grazie a trentacinque opere che documentano i primi anni di attività Mare Chagall, durante i quali forma e acquisisce la propria cifra stilistica e pone le basi del futuro percorso artistico. Complice il viaggio fatto poco più che ventenne a Parigi tra il 1911 e il 1914, dove viene in contatto con la comunità di artisti di Montparnasse, elabora un proprio linguaggio originale e personale, che unisce le scoperte delle avanguardie alla tradizione popolare.

Fo – come ha raccontato lui stesso in più occasioni – ha sempre sentito una forte sintonia con la poetica di Chagall. Ancora studente a Brera è stato sedotto dall’emozione che trasuda dalle opere del pittore surrealista, dal suo senso del colore, dall’ironia. Ma questa passione non si è fermata alla produzione artistica. Scoprendo le vicissitudini della vita di Chagall, Fo ha imparato a conoscere l’uomo oltre il personaggio e lo ha sentito vicino a sé in modo unico.

Oggi questo amore si è trasformato in una mostra che è davvero un’occasione irripetibile, perché offre un punto di vista innovativo sui lavori di Chagall, mantenendo comunque una grande unicità e un evidente valore intrinseco”.

“Dario Fo racconta Mare Chagall. Può essere riassunto così – hanno affermato Massimo Minini, presidente Fondazione Brescia Musei e Luigi Di Corato Direttore della Fondazione -, in una frase, il senso dei 20 dipinti, accompagnati da 15 bozzetti preparatori, che il premio Nobel espone a Brescia, in concomitanza con la grande mostra dedicata al pittore russo in Santa Giulia. Un straordinario omaggio, pittorico e narrativo, celebrato anche da un’unica lezione spettacolo al Teatro Grande di Brescia.

Fo – come ha raccontato lui stesso in più occasioni – ha sempre sentito una forte sintonia con la poetica di Chagall. Ancora studente a Brera è stato sedotto dall’emozione che trasuda dalle opere del pittore surrealista, dal suo senso del colore, dall’ironia. Ma questa passione non si è fermata alla produzione artistica. Scoprendo le vicissitudini della vita di Chagall, Fo ha imparato a conoscere l’uomo oltre il personaggio e lo ha sentito vicino a sé in modo unico.

Oggi questo amore si è trasformato in una mostra che è davvero un’occasione irripetibile, perché offre un punto di vista innovativo sui lavori di Chagall, mantenendo comunque una grande unicità e un evidente valore intrinseco”.

Domani l’apertura al pubblico.

 

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