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A Villa Avanzi Palma del migliore alla cantina di Raffa

Marsadri firma il Groppello 2001

Il Groppello 2001 della cantina Vincenzo Marsadri, di Raffa, è stato giudicato il migliore dalla Confraternita, nel corso di una serata a Villa Avanzi di Polpenazze. I soci lo acquisteranno, anche in cartoni personalizzati, e lo serviranno nel 2003. Il primo riconoscimento risale al 1925, assegnato dalla «Cattedra ambulante di agricoltura», poi assorbita dalla Camera di commercio. Angelo Marsadri ottenne la medaglia d’oro per i vini rossi da pasto. «Ma già da molti anni – ricorda il figlio, il 70enne Vincenzo, ex campione di go kart e appassionato di moto storiche – si lavorava la terra, vendendo soprattutto in Valsabbia e Valtrompia. La nostra vecchia cantina si trovava nel centro di Raffa. Si è quindi trasferita nell’attuale posizione, lungo la statale, utilizzando la struttura dell’Enal con annessa una piccola trattoria e il primo distributore di carburante della zona. Ancora oggi, nella sala degustazione, è possibile vedere il pavimento originario. E tante persone ricordano che lì, nelle sere invernali, sopra un piccolo palco, ci si divertiva a fare teatro». Nell’azienda ora è entrata la terza generazione, con Laura Marsadri e il marito Mario Leali, ex stopper del Brescia allenato da Gigi Simoni. Il Palio è iniziato il mese scorso, quando una commissione composta da Corrado Cugnasco, Cesare Ferrari, Fulvio Santini, Giuseppe Piotti, tutti enologi, Renzo D’Attoma, maestro di cantina, e Ippolito Zanini, aveva degustato una ventina di campioni presentati dai produttori. Il prelievo e la selezione erano avvenuti sotto il controllo dell’Ente vini bresciano, guidato da Alberto Pancera. Dopo assaggi e discussioni, ecco la scelta dei tre migliori, successivamente esaminati (senza etichetta, in forma anonima) a Polpenazze. Al termine della serata di gala, le votazioni. Risultato: Marsadri davanti a Pasini Produttori (Raffa) e a Sergio Delai (Puegnago). La Confraternita del Groppello è sorta nel 1970, fondata da Ennio Avigo, Gianni Bedussi, Ernesto Bonomini, Cesare e Giulio Bosatta, Claudio Botturi, Pietro Cavagnini, Enzo Dellea, Edoardo Giaccone e Attilio Mazza. Ora è presieduta da Camillo Chimini (vice Dellea, segretario Giovanni Avanzi, tesoriere Cavagnini, cerimoniere Bedussi). L’obiettivo: salvaguardare e valorizzare uve coltivate nella sola Valtenesi, e di cui si conoscono tre biotipi di pregio: «Gentile», «Mocasina» e «Santo Stefano». Le citazioni originarie risalgono al 1550, da parte di Agostino Gallo. Vino rosso di colore brillante, profumo lievemente fruttato e sapore asciutto, il Groppello si accosta con le carni rosse, gli arrosti, i salumi e i formaggi. Va gustato a una temperatura di 18 gradi. Fresco, leggermente speziato, vellutato, gentile, sapido, con una gradazione di almeno 11°. La riserva, invece, supera i 12°, e sente di spezie dolci. La resa massima di uva deve essere di 12 tonnellate e mezza per ettaro (10 per la riserva). Il primo vincitore del Palio fu Giampietro Ridon (’70). Seguirono Fabio Bottarelli di Polpenazze (’71), Sergio Zerbio di Soiano (’72), la cantina Frassine di Moniga (’73), «Le Sincette» di Raffa (’74). E così via fino all’azienda agricola Redaelli de Zinis di Calvagese (’96), la «Meridiana» di Fulvio Leali (’97), «Masserino» (’98), «Monte Cicogna» di Moniga (’99), Angelo Berardi di Molinetto (2000) e, adesso, Marsadri. Il maggior numero di trofei li hanno conquistati la cantina dei fratelli Scolari e i Pasini, quattro a testa. L’unica a imporsi per due anni consecutivi è stata «La Guarda» di Muscoline.

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