Si è svolta domenica 28 giungo, come da tradizione in modo congiunto da parte dei Comuni di Arco, Riva del Garda e Nago-Torbole, la cerimonia di commemorazione dei Martiri del 28 giugno. Ancora una volta la memoria è stata riportata ai tragici fatti del 1944, quando alcune decine di militari delle SS, eseguirono una spietata azione repressiva: tra Riva del Garda, Arco, Nago e Torbole furono arrestate decine di persone e 11 di loro vennero uccise. La memoria di quelle giovani vite spezzate, degli ideali per cui combatterono e della violenza inaudita che si abbattè su di loro e sulle città dell’Alto Garda è sempre vivo nelle comunità, che anche quest’anno ne ha celebrato solennemente il ricordo.
La giornata di commemorazioni è iniziata alle 8 del mattino a Riva del Garda con i tradizionali rintocchi della Renga, la torre civica cittadina, che per cinque minuti ha ricordato i Martiri del 28 giugno. Erano presenti il sindaco Adalberto Mosaner e una rappresentanza della Giunta municipale e del Consiglio comunale, oltre alla vice segretaria generale Anna Cattoi e all’ex sindaco Claudio Molinari. Inoltre c’era una rappresentanza delle forze dell’ordine e della associazioni combattentistiche e d’arma, ed erano presenti, come ogni anno, alcuni ex partigiani e parenti, oltre a varie Sezioni dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con i presidenti Sandro Schmid (Trentino) e Gianantonio Pfleger (Alto Garda). Come tradizione, ai rintocchi della torre civica ha fatto sèguito la deposizione delle corone di alloro alla stele nel parco della Libertà e alle tomba dei Martiri al cimitero del Grez.
La cerimonia congiunta è iniziata, alle ore 17.30 nella loggia pretoria, con la deposizione di una corona di alloro alla lapide che ricorda i Martiri della Libertà, alla presenza delle autorità – tra cui i sindaci di Arco Alessandro Betta, di Riva del Garda Adalberto Mosaner e di Nago-Torbole Gianni Morandi. Quindi il corteo ha attraversato piazza Tre Novembre e ha percorso via Gazzoletti per raggiungere il cortile interno della Rocca, dove s’è tenuto il discorso del sindaco ospitante. Adalberto Mosaner ha ricordato la figura di Giorgio Tosi ( partigiano recentemente scomparso), e ripercorso i fatti tragici del giugno 1944, unendoli in una trama di continuità con altri combattimenti della Resistenza, in particolare con gli scontri a fuoco dell’aprile del 1945 e con la celebre battaglia di via della Montanara (dall’anno scorso ricordata da una targa).
È stata poi scoperta e presentata una nuova targa in memoria del partigiano Francesco “Franco” Gerardi, che sarà prossimamente posta in un luogo della città, con relativa, solenne cerimonia. Poi i ricordi di Giorgio Tosi dalla voce di Renato Ballardini, già combattente della Resistenza, di Sandro Schmid, e di Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino.
A seguire s’è tenuta la presentazione del nuovo volume «Guido Gori, Memorie di un buacciòlo», a cura di Graziano Riccadonna , con intervento del curatore, la testimonianza di Itala Marchi e le letture di Paolo Tonelli. S’è svolta poi la visita guidata alla mostra permanente «Achtung Banditen! La Resistenza nel Basso Sarca 1943-1945», allestita nella Sezione di storia del MAG (Museo Alto Garda) che per l’occasione è stato ad ingresso libero.
La giornata di commemorazione si è conclusa con la proiezione del film “Zum Tode. A morte!”, a cura di ANPI Alto Garda, realizzato nell’ambito del «Progetto Memoria per il Trentino» promosso dalla Provincia autonoma di Trento e tratto dall’omonimo libro di Giorgio Tosi (produzione: Provincia autonoma di Trento, Museo Storico in Trento, KR Movie) diretto da Katia Bernardi, con testimonianze di Luciano Baroni, Giorgio Tosi, Suor Cecilia (Romana Impera), Renato Ballardini, Milena Chincarini, Attilio Tanas, Ferdinando Tonon, Arnaldo Zanella, Tullio Bertoldi, Sandro Canestrini, Viola Manci, Claudio Odorizzi, e Giulio Poli.