I Comuni di Arco, Riva del Garda e Nago-Torbole hanno celebrato mercoledì 28 giugno, come tradizione in modo congiunto, la solenne cerimonia di commemorazione dei Martiri del 28 giugno, che quest’anno si è tenuta ad Arco. La memoria è tornata ai tragici fatti dell’estate del 1944, quando alcune decine di militari delle SS agli ordini del maggiore Rudolf Tyrolf, comandante della polizia tedesca di Bolzano, eseguirono una spietata azione repressiva: tra Riva del Garda, Arco, Nago e Torbole furono assassinate undici persone e compiuti arresti e torture. Il ricordo di quell’orrore è sempre vivo nelle comunità dell’Alto Garda, che da tempo ne celebrano solennemente il ricordo.
La giornata di commemorazioni è iniziata a Riva del Garda alle 8 del mattino con i tradizionali rintocchi della Renga, la campana della torre civica Apponale, che hanno suonato a lutto per cinque minuti, a ricordare le giovani vite spezzate, gli ideali per cui combatterono e l’insensata violenza che si abbattè su di loro. Erano presenti il sindaco Adalberto Mosaner, la Giunta municipale e una rappresentanza del Consiglio comunale con il presidente Mauro Pederzolli, oltre ad una folta rappresentanza dell’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, con il presidente della sezione Alto Garda e Ledro “Luciano Baroni” Gianantonio Pfleger e il presidente della sezione Trentino Mario Cossali, una rappresentanza delle forze dell’ordine e della associazioni combattentistiche e d’arma, presenti inoltre alcuni ex partigiani e parenti delle vittime. Si ricorda che l’iniziativa dei rintocchi della campana civica è nata dalla proposta di un gruppo di cittadini rivani, accolta all’unanimità dal Consiglio comunale nel settembre del 2003, a ricordo perenne dei Martiri. Come tradizione, ai rintocchi della torre civica fa seguito la deposizione delle corone di alloro alla lapide nella loggia pretoria, ai tre cippi intitolati a Meroni, Impera e Franchetti, al sacrario dei Caduti al cimitero del Grez e alla stele al parco della Libertà.
La cerimonia congiunta ad Arco si è svolta a partire dalle 20.30 alla lapide dei Martiri del 28 Giugno nel cortile d’entrata del municipio, con la deposizione della corona d’alloro e il discorso del sindaco di Arco Alessandro Betta, presenti i sindaci di Riva del Garda Adalberto Mosaner e di Nago-Torbole Gianni Morandi, con le rappresentanze delle tre Giunte e dei tre Consigli comunali, dell’Anpi, delle forze dell’ordine e della associazioni combattentistiche e d’arma.
A seguire il corteo ha percorso via Segantini alla volta di Palazzo dei Panni, dove si è tenuto l’intervento di don Giuseppe Grosselli (autore di «Fuochi accesi. I cattolici e la Resistenza nel Trentino») che ha parlato de «La Resistenza in Trentino: storia di un movimento trasversale e condiviso», preceduto da un’introduzione di Mario Cossali e di Gianantonio Pfleger.