Concessa dal Ministero dell’interno alle vittime delle deportazioni e degli internamenti
Giovedì 14 marzo 2013 alle ore 10, all’Auditorium S. Barnaba di Brescia, S.E. il Prefetto di Brescia Narcisa Brassesco ed il Sindaco di Desenzano Rosa Leso consegneranno a Giacomo Fondrieschi la Medaglia d’Onore concessa dal Ministero dell’Interno ai cittadini italiani vittime delle deportazioni e degli internamenti durante l’ultimo conflitto mondiale.
L’avvocato Giacomo Fondrieschi – per tutti “l’Avocat“ – impegnato sul fronte francese durante l’ultimo conflitto mondiale, fu lungamente internato nei campi di prigionia. I concittadini lo ricordano con stima come Sindaco di Desenzano dal 1979 al 1983, ma non meno per essere stato ispiratore e realizzatore dell’Ospedale Montecroce.
La medaglia d’onore ai deportati militari e civili dell’ultimo conflitto mondiale è stata istituita dalla Legge n. 296/1996 come risarcimento morale per i cittadini internati nei lager nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale. Viene consegnata in collegamento ideale con la data del 27 gennaio, “Giorno della Memoria”.
Per il primo cittadino Rosa Leso: “è un onore partecipare alla consegna di questo alto riconoscimento a Giacomo Fondrieschi, una tra le personalità che hanno segnato la storia desenzanese nella seconda metà del secolo scorso”.
Nella sua vita lunga e piena non si contano infatti gli incarichi che ha ricoperto, sempre circondato da affetto e da stima: Presidente della Pia Opera “S. Angela Merici”, Magistrato onorario, Presidente dell’Associazione Nazionale Ex Internati, solo per ricordarne alcuni.
MEDAGLIA D’ONORE AI DEPORTATI MILITARI E CIVILI DELL’ULTIMO CONFLITTO MONDIALE
Scheda a cura del Ministero dell’Interno
La concessione della Medaglia d’Onore è disciplinata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 206 (Legge Finanziaria 2007, art. 1, commi 1271-1276).
La Medaglia può essere concessa ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti, durante l’ultimo conflitto mondiale e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.
Il termine IMI è l’acronimo ufficiale di Italianische Milita[r1] r-Internierten, termine adottato dalle autorità tedesche nei confronti dei soldati italiani catturati, rastrellati e deportati nei territori del Terzo Reich nei giorni immediatamente successivi all’Armistizio di Cassibile (8 settembre 1943).
Tra gli internati ed i deportati molti furono destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed a tutti i militari internati fu negato lo status di prigionieri di guerra previsto dalla Convenzione firmata a Ginevra il 27 Luglio 1929 e sottoscritta anche dalla Germania.
A tutt’oggi ancora non è certo il numero degli internati e deportati. Nell’ambito dei lavori preliminari all’approvazione della Legge è scritto: “Tra l’8 settembre 1943 (data in cui fu firmato l’Armistizio con gli anglo americani e affidato il governo a Badoglio) e l’8 maggio 1945, oltre settecentomila italiani militari e civili deportati ed internati in Germania, per venti mesi, giorno dopo giorno furono costretti a servire l’economia e la macchina bellica del regime hitleriano che, aggirando l’osservanza delle norme dei trattati internazionali, li privò dello status di prigionieri di guerra, sottoponendoli, nella maggior parte dei casi, a trattamenti inumani”.
La Medaglia è coniata dalla Zecca dello Stato in metallo e riporta da un lato lo Stemma della Repubblica Italiana con intorno la scritta “Medaglia d’Onore ai Cittadini Italiani Deportati ed Internati nei Lager Nazisti 1943-1945” e dall’altro il nome e cognome dell’internato o del deportato dentro un cerchio di filo spinato.
A causa della mancanza di notizie certe sulle persone che furono deportate, per conseguire il riconoscimento è necessario presentare un’apposita istanza da inoltrare al Comitato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con sede a Roma in Via della Mercede.
Il Comitato, che ai sensi del comma 1275 dell’art. 1 della Legge sopraccitata provvede all’individuazione degli aventi diritto, è presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri o da un suo delegato e costituito da Rappresentanti, di nomina dei rispettivi Ministri della Difesa, degli Affari Esteri, dell’Interno e dell’Economia e delle Finanze. Fanno parte del Comitato rappresentanti dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione (ANRP), dell’Associazione Nazionale ex Internati (A.N.E.I.) e dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).
Ai sensi della Legge istitutiva le istanze di riconoscimento dello status di lavoratore coatto, eventualmente già presentate dagli interessati all’OIM, sono ritenute valide ed è fatto obbligo all’OIM di trasmetterle d’ufficio al Comitato suddetto.
La consegna delle Medaglie d’Onore, di cui alla Legge Finanziaria del 2007, è stata idealmente collegata alla data del 27 gennaio, “Giorno della Memoria”, istituito con Legge 20 luglio 2000, n. 211, approvata all’unanimità da tutte le forze politiche per ricordare la Shoa, ovverosia lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti e rendere omaggio alle numerose vittime, nonché a tutti coloro che, a rischio della propria vita, si sono opposti al progetto di sterminio ed hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati, poi riconosciuti “Giusti fra le Nazioni”.
Infatti, in tale data si ricorda il 27 gennaio del 1945, quando i soldati dell’Armata rossa entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz abbattendo i cancelli del più esteso luogo di sterminio nazista.
Il 27 dicembre del 2009 sono state consegnate al Commissariato del Governo le prime 23 Medaglie d’Onore agli ex internati ed ex IMI.
La voluta connessione alla Festa della Repubblica, anch’essa non è casuale: infatti, con la consacrazione del referendum costituzionale ed il conseguente suo primo atto, a tre anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, l’art. 11 della Costituzione ed i suoi principi fondamentali, hanno sancito la negazione alla violazione dei diritti umani e civili.