A Salò sono iniziati gli incontri fra gli Amministratori comunali e i rappresentanti degli ambulanti per spostare il mercato del sabato. La grossa novità è rappresentata dal fatto che, da piazzale Martiri della Libertà, dove le bancarelle si trovano ormai da 13 anni, non ci si sposterà più sul lungolago (e su alcuni tratti adiacenti, come la piazza Sergio Bresciani, davanti all’ospedale, e piazzetta S.Antonio, alle spalle del municipio), ma in Fossa e lungo via Brunati. Il serpentone partirà insomma dalla zona Mazzoldi – Tip Tap, «salirà» sulla carreggiata tra l’alberata piazza Vittorio Emanuele (la Fossa) e il Commercio e l’ex Toldo, girerà attorno alla torre dell’orologio, passerà davanti all’oratorio e alla fermata dei bus, proseguirà davanti all’ex collegio civico, all’ex scuola elementare e all’ex S.Orsola, terminando al Carmine, davanti al Palazzo della Croce Rossa. La proposta-lungolago aveva surriscaldato l’ambiente. Sollecitata e condivisa dai negozianti del centro storico, che da tempo lamentano la scarsità di clientela, era stata osteggiata da molti altri, per i danni che i grandi banchi avrebbero provocato all’arredo. Alimentaristi, venditori di abbigliamento, ecc. si spostano ormai con camion pesanti. «Correvamo il rischio che procurassero guai», ammette Nirvana Grisi, la consigliera comunale delegata a seguire la vicenda. Tra riunioni, polemiche e suggerimenti (le minoranze hanno sempre puntato su una soluzione diversa, lo spostamento del mercato sul vialone esterno che, dal vecchio campo sportivo Amadei, passa davanti all’officina di Ettore Apollonio e penetra, restringendosi, fino al piazzale del bocciodromo), la patata bollente era stata congelata, in attesa di valutare nei dettagli pro e contro. Gli stessi ambulanti, in un’assemblea svoltasi in città, avevano votato contro la soluzione-lungolago. Adesso il… meccanismo si è rimesso in moto. La Giunta comunale ha approvato una delibera per lo spostamento del mercato, che non può più rimanere in piazza Martiri della Libertà, a causa dell’intervento sull’ex calzaturificio. Gli Odolini dell’Italmark, dopo avere concesso gratuitamente l’immobile ai Volontari del Garda, se lo riprenderanno per trasformarlo in un centro commerciale. Il progetto, passato in consiglio, è all’esame della Regione per l’approvazione definitiva, e la data di avvio dei lavori non è ancora stabilita. «Con la nuova proposta – ha spiegato il sindaco Giampiero Cipani -, le bancarelle si snoderanno nelle vie e piazze del centro storico, che verrà riqualificato, integrando e sviluppando sinergicamente le forme di commercio su aree pubbliche e private. La visibilità di Salò dal punto di vista turistico-ambientale sarà ulteriormente accresciuta. Questi gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere: facile accesso per i consumatori, sufficienti spazi di parcheggio per i mezzi degli operatori, minimo disagio per i residenti, salvaguardia dell’attività commerciale esistente, rispetto degli strumenti urbanistici. «Abbiamo valutato altre possibili soluzioni, in luoghi più decentrati e periferici, ma non sono atte a garantire il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo e valorizzazione del centro storico. Il numero dei banchi (205) rimarrà invariato. Qualcuna dovrà però ridurre la superficie. La soluzione ipotizzata dovrà essere verificata concretamente attraverso un adeguato periodo di sperimentazione. Inoltre, provvederemo alla consultazione delle parti sociali, all’acquisizione del parere della commissione del commercio e al vaglio del consiglio comunale». «Noi – aggiunge la Grisi – non abbiamo ancora provveduto all’assegnazione di alcun posto, contrariamente alle voci che circolano». Cipani, Grisi e Giuseppe Iovene (il segretario) hanno già incontrato i rappresentanti dell’Ascom (Francesco Lancini) e dell’Anva-Confesercenti (Massimiliano Metelli), per raccogliere suggerimenti. La dislocazione dei banchi verrà effettuata tenendo conto delle dimensioni, dell’anzianità di presenza degli ambulanti (che dovranno presentare un’autocertificazione) e della necessità di non ostacolare gli accessi nei negozi. Per quanto riguarda la circolazione delle auto, potranno percorrere via Rive, «salire» dalla Fossa (lato dalla parte del complesso Gasparo e dell’ex Fiat) e procedere lungo via Garibaldi. Dopo avere limato alcune aiuole.
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La Giunta lancia un proposta alternativa all’ipotesi-lungolago e apre la discussione. Cipani: «Facile accesso, parcheggi e disagi contenuti»