Dopo avere assicurato che, a settembre, inizieranno i lavori di pavimentazione di piazza Vittoria, che in seguito verrà pedonalizzata, con la perdita di 50 posti auto, il sindaco di Salò, Giampiero Cipani, ha spiegato dove sono stati individuati i nuovi parcheggi. Il più grosso, interrato, dovrebbe sorgere nel piazzale Martiri della Libertà, dove si svolge il mercato del sabato. L’ex calzaturificio del Garda, che dà sul piazzale, è di proprietà degli Odolini (Italmark), che da tempo lo hanno messo a disposizione dei Volontari del Garda, guidati da Gianfranco Rodella. «Mi è stato detto che, in passato, non erano mai stati presentati progetti di recupero per mancanza di interlocutori – ha affermato il sindaco -. Noi abbiamo invitato gli Odolini a farsi avanti, e a illustrare le loro idee. Nei prossimi giorni le valuteremo. L’immobile verrebbe rimesso a nuovo e, sotto il piazzale, creato un parcheggio da mille spazi auto. L’uscita sarebbe prevista su via Zane – via Montessori, la qualcosa consentirebbe di sistemare anche quel tratto pericoloso». «Altri 350 posti li ricaveremo con l’autosilo di via Brunati – ha proseguito il sindaco -. Intendiamo ripartire entro la fine dell’anno». Il piano (Pir) messo sul tavolo da Riccardo Marchioro ebbe una lunga gestazione. Prevedeva il recupero delle elementari (nel ’43-45, ai tempi della Repubblica sociale di Benito Mussolini, sede dell’agenzia Stefani), della scuola materna e dell’ex collegio civico costruendo appartamenti, negozi, uffici pubblici, ecc. Ma, dopo un lungo calvario, fu bocciato dal Tar. Adesso viene riproposto, solo per la parte riguardante il terrapieno dell’ex campetto sportivo. Poi c’è il parcheggio interrato nella centralissima piazza Leonardo da Vinci, sotto il complesso residenziale situato di fronte alla Fossa e all’ospedale. Lo scorso novembre il Consiglio comunale aveva deciso di cedere in diritto di superficie il sottosuolo a imprese edili, a cooperative o a società, mediante la formula dell’appalto concorso. Approvati anche il bando di gara e la bozza di convenzione. Una commissione avrebbe scelto l’offerta migliore, assegnando un punteggio in base al numero dei posti auto (minimo 80, di cui 50 a rotazione), alle tariffe applicate (comunque non superiori del 20% rispetto a quelle in vigore, attualmente 2000 lire all’ora), al valore tecnico dell’opera, alla qualità estetica e ambientale di sistemazione e arredo esterno della piazza, ai tempi di realizzazione, alla durata della concessione (non superiore ai 90 anni, dopo di che la struttura diventa comunale). Poi l’impresa aggiudicatrice avrebbe dovuto redigere il progetto esecutivo, stipulare una polizza assicurativa di tre miliardi, per coprire eventuali danni, ed eseguire i lavori. Tutto in regola, dunque? Macchè. «La procedura – ha spiegato Cipani – ha subito un intoppo in seguito all’intervento del Servizio ispettivo dell’autorità di vigilanza sui lavori pubblici, di Roma, sollecitato dal consigliere di minoranza Vincenzo Zambelli». Quest’ultimo si è appellato al mancato rispetto della normativa, sostenendo che «si concedono parcheggi da commercializzare e da gestire a pagamento e rotazione, con ricavato a favore dell’aggiudicatario, mentre la legge prevede concessioni in diritto di superficie di aree pubbliche, però non a scopo di lucro»; in caso «di vendita dei posti auto, alla scadenza della concessione non sarebbe possibile trasferire al municipio le opere realizzate»; il bando «non contiene alcun riferimento al piano economico-finanziario dell’intervento»; non vengono rispettate le clausole della Merloni bis e ter; infine, «la presenza dell’assessore nella commissione è illegittima». Da qui il temporaneo stop. «Sia chiaro – ha aggiunto il sindaco – che noi non ci fermiamo. Se non potremo utilizzare il bando concorso, ricorreremo ad altre soluzioni. Ad esempio, la costituzione di una municipalizzata con intervento di una società specializzata». Da ultimo la sistemazione di piazza Carmine, che consentirà di aggiungere 25 posti auto (ne abbiamo parlato ieri).