La montagna veronese ha il certificato di qualità. Per la prima volta nel Veneto è stata acquisita la certificazione ISO 14001 da Veneto Agricoltura per il demanio forestale regionale dopo due anni di lavoro. Giorgio Carollo, amministratore unico di Veneto Agricoltura, nella bella cornice della Corte Benedettina a Legnaro, in provincia di Padova, ha presentato ieri la raggiunta certificazione internazionale ISO 14001 per il demanio forestale regionale. La Regione Veneto, con la legge istitutiva dell’azienda regionale, aveva dato incarico a Veneto Agricoltura di occuparsi dei settori agricolo, agroalimentare e forestale, affidandole anche il proprio patrimonio di boschi. Una realtà di oltre 16.000 ettari comprendenti le vaste foreste del Cansiglio, nelle provincie di Treviso e Belluno, del Monte Baldo, di Giazza, unitamente ad alcune riserve naturali tra le quali quella di Bosco Nordio (nell’area gardesana orientale), di Lastoni Selva Pezzi, sempre sul Baldo, e di Pian di Landro Baldassarre in provincia di Belluno. La norma internazionale ISO 14001 intende l’ambiente come il contesto nel quale l’Organizzazione (in questo caso Veneto Agricoltura) opera. Comprende l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni. Veneto Agricoltura ha quindi definito un Sistema di gestione ambientale (SGA) in conformità alla ISO 14001. Il campo di applicazione gestione del patrimonio forestale regionale, interventi selvicolturali, manutenzione e tutela del territorio compresa l’attività agrozootecnica. Spiega Giovanni Lusiani, funzionario di Veneto Agricoltura e tecnico al Centro forestale di Verona:«Con questa certificazione viene riconosciuto il fatto che operiamo nel pieno rispetto delle norme ambientali, con la garanzia che la gestione forestale non provoca ripercussioni negative sugli aspetti ambientali delle zone da noi gestite. Va sottolineato che la montagna non è un ambiente solamente d apreservare ma un luogo dove vi sono aree utilizzate in modo produttivo, ad esempio con il taglio degli alberi e l’utilizzo della legna. Con questa certificazione, dunque, si ha la garanzia che ogni attività compiuta in montagna viene fatta nel rispetto dell’ambiente». Perché si è deciso di procedere con questa iniziativa? Giorgio Carollo ha precisato che questa scelta è stata dettata dal fatto che Veneto Agricoltura gestisce le aree che la Regione le ha affidato in un’ottica di massima ecocompatibilità, al fine di valorizzare e salvaguardare queste splendide realtà anche per la compatibilità con le attività antropiche presenti, operate direttamente da Veneto Agricoltura o dai concessionari che lavorano in rifugi e malghe, oppure le concessioni forestali ed i loro vari utilizzi, le aziende agricole, e così via. Un obiettivo colto per la prima volta nel Veneto e solo per la seconda volta in Italia, dopo il Trentino. Dapprima è stata definita la politica ambientale alla base dell’attività di Veneto Agricoltura che si focalizza sulla tutela dei valori ambientali, naturalistici e paesaggistici, mira alla gestione sostenibile delle foreste, all’adozione di modelli di sviluppo e di forme di fruizione del territorio ecocompatibili, sostiene la promozione e la diffusione di tecniche innovative nel settore forestale, agricolo, zootecnico ed agroalimentare. Successivamente, attraverso l’analisi ambientale iniziale, sono stati identificati ed analizzati gli aspetti ambientali correlati alle attività forestali ed alla concessione di unità produttive: vale a dire l’attività agrozootecnica, la manutenzione e la tutela del territorio e la gestione delle sedi aziendali. Inoltre, è stato verificato il rispetto delle normative ambientali ed analizzate le prassi e le procedure esistenti. La realtà presa in esame si è rivelata peculiare, molto diversa da quella di un sito aziendale produttivo: la gestione attiva del territorio forestale porta ad un miglioramento delle condizioni ecologiche dei boschi, ad un’efficace tutela dell’ambiente e ad una corretta valorizzazione delle risorse economiche .
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Acquisita la certificazione internazionale Iso 14001 per il monte Baldo, Giazza e l’area Gardesana orientale. Ogni tipo di intervento dovrà rispettare le norme ambientali