È chiusa per quest’anno la stagione del censimento dei serpenti, il cui momento migliore va dalla primavera all’autunno, al massimo fino a ottobre. L’attività è stata svolta per circa tre anni da alcuni volontari soci del gruppo micologico Orto d’Europa che fa base a Rivoli, ma avrebbe bisogno della collaborazione di altri dato che questa meticolosa operazione richiede molto tempo. Intanto un primo bilancio è pronto: «Perché sia completo serviranno almeno un’altra decina d’anni», spiega Paolo Cugildi, «ma dalle prime stime risulta che questi animali non sono calati. Sono diminuiti solo nelle zone antropizzate, dove cioè per necessità sono state costruite case e strade». Ed ecco qualche dato: «Nell’ambito del comprensorio baldense sono presenti soprattutto sei specie. Il 30 per cento è costituito da coluber viridi flavus nella varietà carbonarius. Il 20 per cento da elaphe longissima, il 25 per cento dalle natrici (natrix natrix e natrix tessellata), lo 0,5 per cento dalla coronella austriaca, il 20 per cento dalla vipera aspis, sottospecie francisceredi: solo questa è velenosa», spiega Cugildi, ricordando che sarà questo l’animale studiato nel vivario. Il censimento è svolto con il Museo civico di Rovereto e Cugildi lavora a filo diretto con l’erpetologo Pietro Lorenzi. Con tanti serpentelli in giro ci si chiede se è pericoloso aggirarsi nei boschi: «No», assicura Cugildi, «basta indossare calzature chiuse e ispezionare il terreno prima di mettervi le mani, magari per raccogliere un fungo. Se qualcuno però fosse morso da una vipera deve mantenere la massima calma e andare immediatamente e senza agitarsi all’ospedale. Si può anche telefonare al 118, ma non si deve mai usare il siero antivipera».
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Serpenti al censimento. 20 su cento sono vipere