sabato, Dicembre 21, 2024
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Scatta l’ordinanza del sindaco per arginare il fenomeno della prostituzione, concentrato in particolare nella zona dell’ex Città Mercato

Multe sulla statale 11ai clienti delle «lucciole»

Con l’installazione della specifica segnaletica stradale, è entrata in vigore l’ordinanza anti prostituzione emessa dal sindaco di Bussolengo Alviano Mazzi. Chi si ferma a contrattare una prestazione sessuale con una «lucciola» rischia una multa dai 50 ai 150 euro e, in futuro, anche di vedersi recapitare direttamente a casa il verbale della sanzione.I guai per i clienti delle prostitute potrebbero infatti complicarsi se andrà in porto la proposta avanzata in questi giorni dal ministro dell’Interno Giuliano Amato, il quale vorrebbe fossero comminate ai clienti delle prostitute multe non conciliabili, e con il verbale obbligatoriamente inviato a casa della persona colpita dalla sanzione.Mazzi, in attesa di una definizione della proposta, ha preso carta e penna e ha adottato un esplicito provvedimento per scoraggiare la prostituzione, che si concentra lungo la ex statale 11, in particolare nel tratto limitrofo ai centri commerciali (zona ex Città Mercato).«Il territorio di Bussolengo ha come caratteristica quella di essere un importante polo economico e produttivo, con la conseguenza che, durante tutto l’arco dell’anno e in tutte le ore del giorno e della notte, è oggetto di un costante flusso veicolare lungo le principali arterie cittadine», ha scritto il sindaco nell’ordinanza.«Pertanto il flusso di veicoli è notevole anche in ore notturne lungo le direttrici principali che attraversano il territorio comunale. Lungo queste arterie e in alcune zone limitrofe viene esercitata la prostituzione da persone che, per l’abbigliamento indecoroso, sollecitano ed inducono la domanda di prestazioni sessuali a pagamento; ciò è causa di comportamenti che interferiscono con la regolare circolazione del traffico e mettono a repentaglio l’incolumità delle persone sulle pubbliche strade».Il ripetersi di «comportamenti imprudenti», e comunque «in violazione del Codice della strada, nelle zone in cui è esercitata la prostituzione è da correlare, evidentemente, allo svolgersi di trattative per prestazioni sessuali da parte di soggetti alla guida di veicoli», è la sottolineatura del primo cittadino. La presenza delle «lucciole» e le manovre degli automobilisti comportano code, frenate, repentini arresti dei veicoli. Una situazione che crea pericoli alla circolazione.Di qui la scelta del sindaco: «In tutto il territorio del Comune di Bussolengo», scrive Alviano Mazzi, «è fatto divieto a chiunque di fermare il veicolo per contrattare sulla pubblica via prestazioni sessuali a pagamento. Se l’interessato è a bordo di un veicolo, la violazione si concretizza nella “fermata del veicolo” per richiedere informazioni ovvero contrattare ovvero concordare prestazioni sessuali con soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada o che, per l’atteggiamento ovvero per l’abbigliamento ovvero per le modalità comportamentali, manifestano comunque l’intenzione di esercitare l’attività consistente nella fornitura di prestazioni sessuali».Conclude il sindaco: «Consentire la salita sul proprio veicolo di uno o più soggetti come sopra identificati, costituisce conferma palese dell’avvenuta violazione della presente ordinanza. Il corpo di polizia municipale e le forze di polizia dello Stato sono incaricati della sorveglianza e dell’esecuzione del provvedimento».

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