mercoledì, Novembre 13, 2024
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Salvo De Paoli, ex vice-sindaco, è stata nominata nel 2002. Con l’inventario, la sorpresa

Museo: la direttrice: «Scoperta con l’inventario»

Anna Maria Salvo De Paoli, ex vicesindaco di Salò (è stata, in particolare assessore alla cultura e all’urbanistica), dirige il Museo del Nastro azzurro di Salò da tre anni, dopo essere subentrata a Mario Ebranati. «Nell’effettuare l’inventario dei beni, ci siamo accorti che mancavano parecchi oggetti. Da qui la decisione di informare i carabinieri, che hanno poi effettuato le opportune indagini», spiega la professoressa, che ha il pieno appoggio della Fondazione provinciale, guidata dal generale Carlo Maria Magnani. «Ho cominciato ad occuparmi del Nastro Azzurro negli anni Ottanta – prosegue De Paoli – quando il sindaco Riccardo Marchioro mi incaricò di trovare una nuova sede. Io reperii i locali all’interno di Palazzo Fantoni. Così ci fu il trasloco dal municipio. L’inaugurazione avvenne nel 1983. La raccolta di Luigi Ebranati, papà di Mario, venne organizzata sotto forma di museo. Negli anni successivi non ho più avuto occasione di occuparmene. Nel 2002 la Fondazione provinciale mi ha nominato direttrice, e l’inventario fatto ha subito riservato brutte sorprese». Mancava, ad esempio, la giacca di un decorato di Sanremo, spedita dal generale Cantaluppi. Poi un medagliere e parecchi altri oggetti. Adesso la svolta. Recentemente la De Paoli è diventata anche presidente della sezione, un’associazione volontaristica collaterale alla Fondazione che ha una cinquantina di iscritti.

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