Tra la Comunità del Garda, Ente Territoriale Interregionale (soggetto capofila e mandatario) e i Comuni gardesani che con delibera consiliare vi hanno aderito (gli altri potranno aderire in seguito) viene costituita l’ATS (Associazione temporanea di Scopo), con lo scopo di elaborare e realizzare il Piano di salvaguardia del territorio e delle acque del Garda.
In sostanza, dopo circa 40 anni, dal primo intervento della Comunità che ha realizzato il primo impianto di salvaguardia, è necessario rivedere e potenziare l’attuale sistema, mediante la realizzazione di un nuovo depuratore in area lombarda, il potenziamento di quello di Peschiera del Garda, la dismissione delle condotte sublacuali e la costruzione di nuovi collettori.
Per realizzare tutto ciò la Comunità, in accordo con il Ministero dell’Ambiente, ha promosso l’ATS che esprime oltre la propria, la volontà specifica sul tema, dibattuto nei Consigli comunali, rappresentativi direttamente delle popolazioni del lago.
Per ora l’ATS nasce solo lombarda, data la tempestiva decisione dei Comuni, ma i comuni veneti potranno, come previsto dall’atto costitutivo, aderire anche da subito, previa delibera consiliare.
La Presidenza della costituita ATS è affidata ad Aventino Frau, già Presidente della Comunità del Garda, mentre il Comitato di Gestione è composto da: Patrizia Avanzini, Sindaco di Padenghe s/G, Gianpiero Cipani, Sindaco di Salò, Roberto Tardani, Sindaco di Lonato e Giorgio Cauzzi, Sindaco di Cavriana.
Riportiamo di seguito uno stralcio dell’atto costitutivo, dove sono riportate le motivazioni che costituiscono le premesse della costituzione dell’ATS.
Ai fini della elaborazione e della realizzazione del “Piano di salvaguardia del territorio e delle acque del lago di Garda e della tutela ecologica per il trattamento dei rifiuti liquidi e il trasferimento e la depurazione delle acque”
TRA
La Comunità del Garda, Ente Territoriale Interregionale, con sede legale in Gardone Riviera, Villa Mirabella, Via dei Colli 15, associazione di enti pubblici o a pubblica partecipazione, operante per la tutela e lo sviluppo del territorio gardesano, come da statuto allegato, e i Comuni gardesani che dichiarano di aderire alla costituzione di una Associazione temporanea di Scopo, secondo le deliberazioni effettuate dai propri organi deliberanti e che si allegano (all. 1)
Premesso che
- Le acque del lago di Garda, (370 Kmq di superficie, circa 50 Km cubi di volume) rappresentano il 40% della risorsa idrica potabile disponibile della Nazione. Una risorsa idrica di fondamentale importanza strategica per l’uso umano delle presenti e future generazioni, nonché elemento fondante dell’economia di un territorio ad altissima vocazione turistica: circa 25 milioni di presenze turistiche che generano un ingente prodotto interno lordo a vantaggio del territorio e dello Stato.
- Le ottime caratteristiche qualitative delle acque del Garda sono altresì confermate dal recente studio europeo Eulakes, finanziato dal Central Europe – Interreg IV, di cui la Comunità del Garda ha svolto il ruolo di capofila/lead partner.
- Le analisi delle Agenzie regionali in tema di qualità delle acque di balneazione certificano l’idoneità delle 125 spiagge regolarmente e periodicamente sottoposte a controllo in base alla legge nazionale.
- L’unica “fonte inquinante” rimasta è quella umana determinata da circa 450.000 residenti rivieraschi e dell’immediato entroterra e la già citata fortissima presenza turistica che il Garda e che tale problema, ad iniziativa della Comunità, è stato affrontato e risolto, fin dagli anni ’70 del secolo scorso, primo lago in Italia e tra i primi in Europa, mediante la realizzazione di opere per la tutela ecologica: depuratore a valle (Peschiera del Garda) e collettore circumlacuale e sublacuale nei quali sono ancora oggi convogliati i reflui di residenti ed ospiti.
- A distanza di circa 40 anni i segnali di vecchiaia del sistema di tutela ecologica e soprattutto la condotta sublacuale, sono già fortemente percepibili e si rivela urgente un intervento che elimini il rischio, gravissimo, di non tenuta della stessa condotta e un malaugurato sversamento a lago dei liquami e che tale evento comporterebbe.
- È pertanto essenziale che le opere infrastrutturali per la salvaguardia ecologica del Garda, a distanza di oltre un quarantennio, possano essere sistemate, potenziate, in parte ricostruite e adeguate al numero, non solo dei residenti ma anche dei turisti che si è decuplicato negli ultimi decenni.
- Il piano di salvaguardia prevede, in sintesi, la realizzazione di un nuovo depuratore in area lombarda, il potenziamento di quello tuttora funzionante di Peschiera, la costruzione di un nuovo e più moderno sistema di collettazione e, soprattutto, la dismissione delle condotte sublacuali soprattutto dopo gli eventi di terremoto intercorsi proprio nelle zone interessate.
- La Comunità del Garda da oltre un cinquantennio costituisce il luogo di sintesi politica unitaria di più territori appartenenti a tre regioni, quattro province, una sessantina di comuni e altri enti sovraccomunali, in virtù altresì di specifici atti politico-amministrativi interregionali quali il protocollo interregionale d’intesa (1984), l’Autorità Interregionale per il Garda (1988) e l’Accordo quadro interregionale (2012) (allegato).
- A tali finalità si costituisce l’associazione temporanea di scopo (ATS) il cui soggetto capofila e mandatario, si individua nella Comunità del Garda, con funzioni di coordinamento generale e di referente amministrativo e finanziario, che presenta adeguata capacità di gestione di fondi pubblici e garantisce il buon funzionamento del piano come avvenuto nella direzione e gestione del progetto europeo Eulakes di cui la Comunità del Garda è stata capofila anche per i laghi Neusiedl (Austria) Balaton (Ungheria) e Charzykowskie (Polonia).
- che presenta una composizione fortemente rappresentativa del territorio coinvolto nel progetto;
- che ha sede all’interno del proprio ambito locale;
- che i Partner intendono costituire tra di essi una Associazione Temporanea di Scopo, conferendo, con atto unico, mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, soggetto capofila e mandatario, il quale provvede anche alla presentazione della domanda al Ministero dell’Ambiente e a ogni altro ministero, ente pubblico o privato, in nome e per conto dell’associazione medesima, assumendo la funzione di coordinamento generale e di referente amministrativo e finanziario;
- che l’atto costitutivo dell’associazione temporanea di scopo, redatto in forma di atto pubblico, deve individuare gli impegni e le responsabilità reciproche per quanto concerne lo svolgimento delle attività del partenariat