Sindaci o loro delegati e tecnici comunali della sponda veronese del Garda, si sono incontrati in municipio a Bardolino, per fare il punto sull’imminente presa a carico della gestione dei porti da parte dei Comuni, che scatterà il primo gennaio 2008.A fine incontro hanno redatto e sottoscritto tutti una lettera da inviare all’Ispettorato di Porto, con cui chiedono: «I sindaci, in vista del trasferimento delle competenze sulla gestione delle aree portuali, onde rispondere alle continue richieste degli utenti, sollecitano codesto Ispettorato di Porto, a consegnare la documentazione necessaria per arrivare in tempo utile all’espletamento delle pratiche stesse per il 2008. Si richiede inoltre che il passaggio delle consegne, sia accompagnato da un supporto tecnico esplicativo di eventuali problematiche in essere o che dovessero sorgere».Ovvero, spiega il sindaco di Torri, Giorgio Passionelli: «l’Ispettorato di Porto e quindi la Regione, ci deve mandare tutta la documentazione, come piante dei porti, assegnatari di posti barca, modulistica, tariffe e quantarlo sia utile per poter organizzare la gestione porti per il prossimo anno. Cosa che finora non è stata fatta».Ritardo che ha insospettito l’assessore alla portualità di Malcesine, Carlo Chincarini, il quale, avendo saputo dall’Ispettorato che alcuni sindaci avevano richiesto un’ulteriore proroga alla scadenza del primo gennaio, ha convocato la riunione. «Proroga che si era resa necessaria, poichè la Regione ci aveva comunicato il trasferimento delle competenze a fine giugno per il primo luglio 2007. Chiaro che in pochi giorni non potevamo affrontare la cosa», precisa il sindaco di Bardolino, Pietro Meschi. «Con questo incontro abbiamo deciso di sollecitare la Regione a passare le consegne e chiarire eventuali equivoci: da parte di nessun sindaco ci sono richieste di rinvio alla data stabilita», conclude Meschi.«Ma per assumere le competenze», sottolinea l’assessore delegato di Garda, Stefano Franca, «serve la documentazione a brevissimo». I sindaci sono quindi giunti a una decisione: considerata la mole di lavoro che sarà necessaria per l’assunzione delle competenze portuali e l’inevitabile lievitazione di costi per nuovi dipendenti comunali, ( gli utili dei porti andranno al 60 per cento alla Regione e al 40 ai Comuni), la gestione sarà affidata a un Consorzio costituito dai Comuni stessi, con un regolamento unitario per tutti, al fine di evitare disparità.
Passaggio di consegne dal 1° gennaio ma le amministrazioni sono ancora senza strumenti di lavoro