domenica, Febbraio 23, 2025
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Il monumento maggiormente rappresentativo della città festeggia il 450esimo anniversario. Un Comitato culturale al lavoro per il progetto di allestimento

Nasce il museo della Torre

Il 2005 sarà un anno importante per uno dei più rappresentativi monumenti della città di Lonato, la torre civica, per la quale, proprio quest’anno, ricorre il 450esimo anniversario dall’inizio della costruzione. E ora si vuole ideare al suo interno un museo storico che raccolga oggetti e testimonianze visive riprodotte su foto, disegni e altro materiale. È stato creato un apposito comitato culturale con presidente onorario il sindaco Morando Perini, presidente Pietro Malagnini (responsabile della sezione Fanti), consiglieri Ottavio Marcoli, Oreste Fezzardi, l’imprenditore Andrea Piovanelli, segretaria Rosanna Malagnini. È stato inoltre delimitato provvisoriamente l’arco storico in cui si opererà: 1796, battaglia di Lonato-Castiglione, guerre risorgimentali, prima e seconda guerre mondiali. Il comitato sta prendendo i primi contatti per la raccolta dei cimeli. Il Ministero della difesa, per la parte militare, ha assegnato un primo lotto di armi storiche. Per ulteriori rarità di natura socio-culturale, c’è la disponibilità manifestata da alcuni privati. La stesura dello statuto museale è in fase elaborativa, mentre il progetto creativo per l’allestimento del museo può contare su uno staff di validi architetti collegato allo studio Fezzardi. Si creerà uno spazio dove il visitatore venga coinvolto tramite luci, suoni, immagini, a percorrere tutti i piani della torre fino alle campane, punto privilegiato di osservazione verso il territorio lonatese. Sulla base di notizie storiche esaminate e dell’analisi delle caratteristiche del manufatto, la proposta di progetto prevede di riportare l’accesso alla torre sul lato est dove, ad un’altezza di circa 3 metri, rispetto al piano stradale di via Ugo da Como, è chiaramente visibile la presenza dell’antica porta di accesso. Il progetto prevede al primo piano la sistemazione dell’ingresso principale, comprese la biglietteria e la zona introduttiva alla mostra; al pianoterra si ripropone con un allestimento l’originaria cella di detenzione. Sebbene molto angusta, la struttura della scala di distribuzione e di accesso ai piani, di recente sistemazione, rimarrebbe sostanzialmente invariata, mentre per quanto riguarda i parapetti in legno, attualmente posti a protezione del pavimento irregolare, se ne prevede la rimozione in favore dell’ampliamento della superficie disponibile per l’osservazione al pubblico. Iniziata nel 1555 e terminata nel 1589, la torre civica lonatese venne dotata di tre campane e di un orologio meccanico. In origine terminava con una cupoletta in piombo, che però si rivelò di difficile e costosa manutenzione. Nel 1629 al primo piano fu ricavata una stanza per il campanaro. La sua posizione giuridica ai tempi della Repubblica di Venezia era tutta particolare. Infatti, sebbene fosse stipendiato dal Comune, egli dipendeva esclusivamente dal provveditore veneto. Fino al 1797, anno in cui finì la dominazione veneta, nella torre era situato il carcere. Nel 1773 venne costruito il nuovo orologio da Domenico Crespi di Cremona (il vecchio orologio, ope ra del bresciano Andrea Callegari, venne installato sul campanile della parrocchia). Nel 1880, insieme al altre opere, la parte terminale della torre venne rifatta con la caratteristica merlatura attuale. Le campane vennero fuse più volte. Nel 1943 vennero requisite a scopo bellico. Nuove campane vennero fuse nel 1948 e issate sulla torre nel 1949. Di grande pregio e importanza è il meccanismo dell’orologio, custodito nella torre e recentemente restaurato. Per questo piano nel progetto museo non si prevede alcun tipo di intervento.

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