Il riso cerca la sua strada. Il prodotto tipico locale vuole creare un itinerario gastronomico-culturale per catturare i turisti e trattenerli nella zona di produzione e di degustazione del vialone nano veronese. Per portare il prodotto tipico locale sulla strada giusta, è nato il «Comitato promotore strada del riso». Si è costituito nel corso di una riunione organizzata dall’Unione provinciale agricoltori, alla quale hanno partecipato rappresentanti della Provincia, della Camera di commercio, dei Comuni della zona di produzione, della Coldiretti e dei produttori. «Credo che le Amministrazioni comunali siano interessate a un discorso di marketing del territorio, al fatto che nel territorio passino e si fermino il maggior numero di persone», ha premesso Angiolino Roncarà, presidente della sezione risicoltori dell’Unione agricoltori, «cerchiamo di dare un ‘ulteriore spinta al prodotto riso dal punto di vista dell’attrattiva che può avere nel territorio». «L’iniziativa prevede non solo la valorizzazione del prodotto, ma anche un insieme di plusvalenze culturali, storiche, architettoniche», ha detto Francesco Minghetti responsabile dell’ufficio economico di Confagricoltura Veneto, che ha illustrato la normativa offerta dalla legge regionale numero 17 del 7 settembre 2000 relativa all’istituzione delle strade del vino e di altri prodotti tipici del Veneto; mentre Fabio Poggi presidente del Comitato strada del vino Bardolino e dell’olio del Garda, ha portato alla riunione la propria esperienza. «Il vino», ha detto, «viene venduto non solo come prodotto in sé, ma anche con tutto quello che c’ è di bello sul lago». E’ quello che si dovrà fare anche lungo la strada del riso, per fermare il turista di passaggio; infatti se è vero che la Fiera del riso porta in paese duecentomila estimatori del risotto all’isolana e che tutte le manifestazioni della zona dove si degustano risotti diversi richiamano numerosi visitatori, è anche vero che si tratta di gastronauti (così li ha definiti Minghetti) che mangiano e se ne vanno. I primi passi sulla strada del riso dovranno farli ristorazione e accoglienza, che dovranno impegnarsi per essere all’altezza della qualità del prodotto tipico che ha il marchio di qualità europeo dell’Identificazione geografica protetta, e per trattenere lungo il percorso una parte degli otto milioni di turisti che ogni anno si fermano sul lago. La cartina della strada è ancora in bianco, il suo itinerario, è stato detto in via ipotetica, potrebbe andare da Gazzo Veronese a Nogarole Nocca, toccando Sorgà, Erbè, Isola della Scala, Vigasio, Povegliano, lungo un percorso segnalato che offra al turista attrattive non solo gastronomiche ma anche culturali e che valorizzi oltre al riso le ricchezze storico-architettoniche della zona . Il Comitato promotore associa più del trenta per cento delle aziende produttrici del vialone nano Igp; ne fanno parte Ernesto Artegiani, presidente del Consorzio per la tutela del vialone nano veronese , i sindaci di Isola della Scala e di Erbè, un rappresentante della Camera di commercio, uno dell’Associazione ristoratori isolana e uno dell’Associazione «Luoghi di confine». Dovranno elaborare un disciplinare da proporre alla Regione con il percorso e gli obiettivi dell’iniziativa .
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ISOLA DELLA SCALA. Un comitato promotore è al lavoro per creare l’itinerario del vialone. Lo scopo è di portare turisti nella zona di produzione
Nasce la strada del riso
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