Sabato 20 giugno, alle ore 18, nella Pinacoteca del Museo di Riva del Garda, nell’ambito della mostra Natura Oltre. Visioni di Mario Raciti sul paesaggio dell’Alto Garda, allestita nello stesso Museo fino al 12 luglio 2015, il filosofo Franco Rella dialogherà con Mario Raciti, sul ciclo di opere realizzate dall’artista appositamente per il MAG ispirandosi alle suggestioni evocate dall’osservazione del territorio gardesano.
Nel corso della discussione si cercherà di stabilire accordi e differenze in rapporto al pensiero dell’artista e all’argomento del dibattere, ovvero «che non vi sono differenze (“tutto si tiene”) quando alla base c’è un’ossessione di fondo che insegue l’artista dalla nascita alla morte, in contrapposizione a una visione formalista e vacua che regge certe mode dell’oggi», come dichiara Raciti stesso.
Durante questo dibattito, il pittore milanese proporrà anche una selezione di immagini relative ai suoi più recenti e inediti lavori.
La maggior parte delle opere presenti in questa mostra sono nate dopo alcune esplorazioni del territorio dell’Alto Garda avvenute nel mese di novembre 2014, e ci restituiscono differenti percorsi immaginativi intorno a luoghi che lo hanno affascinato, sia dal punto di vista naturalistico sia da quello che implica la possibilità di portarsi oltre il visibile, verso le zone instabili della visione sospesa, straniante, errante.
Il titolo stesso, Natura Oltre, indica lo sconfinamento dell’immaginazione che il paesaggio ha suscitato nell’artista e che dà l’idea del carattere della presenza-assenza dell’immagine che costituisce il fulcro della sua ricerca. Le opere dell’artista sono circa sessanta fogli di diverse dimensioni, dipinti con tecniche differenti che raccolgono temi differenti: luoghi, forme naturali, panorami che si asprono verso lo sconfinato e oltrepassano le forme conosciute. In particolar modo i luoghi che ricorrono maggiormente nei disegni dell’artista sono la svettante rocca di Arco, le rocce scoscese del Ponale, le gallerie della gardesana occidentale, la cascata del Varone, le trasfigurazioni del monte Brione, la riscoperta simbolica dei cimiteri, il panorama con le sponde del lago, i crinali dei monti visti da lontano, le vie e i camminamenti dentro le vegetazioni, il profilo degli uliveti e il ritmo spaziale dei cipressi. Tutti questi luoghi, infatti, sono quelle intuizioni figurali che esprimono lo stupore e l’incanto del paesaggio, ma che sottolineano anche quel senso di smarrimento che Raciti considera fondamentale per il suo modo di dipingere. Spesso l’artista sottolinea come ancora prima di diventare veramente pittore avesse iniziato ad inseguire quella linea trasgressiva che poi lo caratterizzerà. Nonostante questa idea di fondo la pittura di Raciti,come è tipico per tutti gli artisti, ha subito una propria evoluzione: l’artista è passato dalle raffigurazioni fantastiche degli anni ‘60, alle Presenze assenze degli anni ‘70, alle Mitologie degli anni ‘80, ai Misteri degli anni ‘90, fino al drammatico Why degli anni 2000, il perchè di Cristo sulla croce, il dramma della speranza, invece, rivive nel mito di Proserpina che, prigioniera nell’Ade, spera di poter comunicare con la madre Demetra, dea delle messi. L’ultima opera, inve a cui l’artista sta lavorando è Una o due figure, con i fiori che diventano dardi e la descrizione di irraggiungibili amplessi.
Seguirà, quindi, una visita guidata alla mostra insieme a Mario Raciti. In questa occasione, il Museo rimarrà aperto fino alle 20.30, con ingresso libero a partire dalle ore 18.00.
Prima del dibattito tra il pittore ed il filosofo, dalle ore 16.00 nello spazio per bambini/e e famiglie INvento, si terrà un laboratorio ispirato alla mostra Natura Oltre e alla rilettura creativa del nostro territorio che è stata proposta da Raciti. La possibilità, davvero suggestiva, di poter osservare la mostra ed allo stesso tempo il paesaggio che circonda la Rocca di Riva del Garda, sede del Museo, sarà il punto di partenza per un’elaborazione personale del tema. Quando lo sguardo insegue senza timori il flusso della fantasia… va oltre!
Per ulteriori informazioni si può contattare il museo Alto Garda ai numeri: +39 0464 573869 / 328 4583564, oppure mandare una e-mail all’indirizzo: comunicazione@museoaltogarda.it, o visualizzare il sito internet: www.museoaltogarda.it.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 e l’ingresso costa 3 euro.