sabato, Dicembre 21, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiNell’ex caserma di artiglieria adesso si sparano i migliori vini
Alla «Porta Verona» restaurata i prodotti dei consorzi di tutela del Garda

Nell’ex caserma di artiglieria adesso si sparano i migliori vini

Da arsenale e fabbrica di guerra voluto da Radetzky a contenitore per la cultura e valorizzazione delle produzioni locali. Il percorso storico lungo 150 anni della caserma d’artiglieria, complesso monumentale in fase ultima di ristrutturazione compreso tra i manufatti cinquecenteschi di Porta Verona e bastioni di San Marco, è stato illustrato giovedì nel corso di una visita guidata. A rileggere la vita del manufatto, capolavoro di architettura, e a mettere a fuoco gli interventi che stanno portando l’edificio agli antichi splendori, si sono alternati gli architetti Lino Vittorio Bozzetto e Oscar Cofani, progettisti e direttori dei lavori. L’intera vicenda dell’imponente recupero storico, oltre che architettonico, rasenta l’incredibile visto che si è trattato di uno dei pochi progetti in ambito veneto realizzato con finanziamenti a fondo perduto. «Poco più della metà dei sei miliardi spesi», ha evidenziato il sindaco Umberto Chincarini, «sono stati a carico dell’Unione europea che aveva allestito un apposito finanziamento per questi scopi. All’altra metà abbiamo provveduto vendendo un terreno e con oneri di urbanizzazione per mezzo miliardo». I lavori saranno completati entro la fine dell’anno e verranno visitati subito dopo Pasqua da tecnici e funzionari dell’Unione europea. Un convegno, fissato per le 14.30 di venerdì 20 nella Palazzina Storica di via Parco Catullo, promosso dal Comune e dall’Associazione fra addetti alla sicurezza, parlerà su «Il restauro degli edifici storici e il sistema sicurezza cantiere». Un restauro, quello della Caserma di Porta Verona, avvenuto nel massimo rispetto di forme e disegni originari e che porta agli antichi splendori un edificio che accoglierà servizi, ha messo in risalto il sindaco, «di utilità per la comunità: dall’archivio storico della città a sale per esposizioni, attività per la promozione del territorio, un museo della storia locale, nonché sedi per le associazioni». Il tutto nel segno dell’integrazione fra turismo e beni ambientali, benessere economico e tradizioni. In quest’ottica, tra le attività preminenti che accoglierà il complesso, secondo la convenzione stipulata tra Comune e cooperativa sociale Beta che gestirà la struttura, anche un’enoteca affiancata da bar, caffetteria e book shop-oggettistica con sale per l’esposizione di vini e un laboratorio di analisi a supporto tecnico della produzione. L’iniziativa vede in primo piano i Consorzi di tutela dei vini Bardolino, Bianco di Custoza, Lugana, Garda doc, Valdadige-Terra dei Forti. La visita al complesso è stata occasione per illustrare le attività legate al mondo del vino presentate dal presidente della società Beta, Claudio Zanoni, da Valentino Fugatti e Albino Piona presidenti del Consorzio del Bardolino Giulio Liut. Dirimpetto alla zona enoica, oltre il piazzale, la grande sala Piccard di rappresentanza e locali per ospitare un salone del gusto dei prodotti veronesi.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video