La Regione ha prorogato la data entro cui scegliere il migliore tra i progetti presentati per la nuova autostrada da Peschiera a San Bonifacio che, nell’Est Veronese, sarà ricavata a fianco dei binari dell’alta velocità. «Oggi la Giunta del Veneto avrebbe dovuto esprimere le proprie valutazioni sulla proposte concorrenti, rispetto al piano viario della Società tangenziali venete, relative alla nuova A4», spiega il consigliere provinciale Enzo D’Arienzo, «ma una ulteriore delibera prevede che la Giunta prenda una decisione sulla costruzione e gestione della grande opera soltanto dopo il parere espresso entro l’11 novembre da un’apposita commissione. Di fatto, è stata spostata la scadenza dei termini».Nel frattempo, i sindaci dei territori interessati, in particolare da San Giovanni Lupatoto a San Bonifacio, che contestano l’utilità e l’impatto della nuova autostrada, continuano a restare sorpresi ad ogni accenno sull’argomento, non avendo ancora ricevuto dalla Regione alcuna comunicazione ufficiale. Eppure l’opera era stata annunciata in aprile dal Bollettino ufficiale della stessa Regione, laddove l’assessore alla Mobilità e Infrastrutture Renato Chisso – che a quanti vogliano una sua dichiarazione risulta irraggiungibile – illustrava l’iniziativa avanzata dalla Società tangenziali venete per la realizzazione di un itinerario a pedaggio, da Padova (Busa di Vigonza) a Verona (Peschiera), grazie al collegamento delle tangenziali esistenti a Verona, Vicenza e Padova, per una lunghezza di 107 chilometri, con tre corsie per senso di marcia nel tratto urbano di Verona e due corsie nei tratti rimanenti.Il tracciato si sviluppa per 66 chilometri a livello campagna, 25 in trincea, 2 in galleria naturale, 2,5 in tunnel artificiale e 11,5 sopra un viadotto. Parte di questi ultimi chilometri potrebbe essere edificata nelle campagne di Zevio, dato che ci sono 15 metri di dislivello dalla vecchia A4 a Vago di Lavagno e che le falde acquifere sono molto vicine alla superficie.La nuova autostrada è inclusa nel Piano infrastrutture strategiche allegato al Documento di programmazione economico e finanziaria (2006-2009) ed oggetto di accordo nella Conferenza unificata Stato – Regioni, città e autonomie locali. Tra la documentazione inoltrata dalla Società tangenziali venete c’era anche lo studio di fattibilità.«In agosto chiesi alla Regione una copia dello studio di fattibilità della nuova autostrada, ma la Regione mi rispose che non avrebbe potuto fornirla, per ovvi motivi, citava, connessi alla fase di concorrenza», aggiunge D’Arienzo, «In quel piano sono contenuti il percorso della nuova arteria, i costi di realizzazione e i flussi di traffico. Dati che i sindaci vorrebbero conoscere».
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La Giunta regionale ha prorogato i tempi per esprimersi sui progetti concorrenti rispetto a quello della Società tangenziali venete