L’Amministrazione Comunale da il via all’atteso intervento di riqualificazione ed ampliamento della Scuola Elementare “Benedetta Bianchi Porro”, migliorando così l’intera offerta di servizi scolastici del territorio comunale. Il nuovo edificio scolastico sorgerà in un’area adiacente a quello esistente e avrà una porzione collegata ad esso. 22 aule per accogliere un totale di 594 alunni: laboratori didattici modulabili, spazi verdi, aree dedicate all’attività sportiva e molto altro. La nuova scuola sarà bella, funzionale e a basso impatto energetico ambientale, in quanto costruita secondo il Protocollo CasaClima. I ragazzi di Sirmione avranno avranno presto un struttura moderna e all’avanguardia in cui crescere, imparare e svolgere le proprie attività. La nuova scuola porterà beneficio a tutta la comunità sirmionese, a partire proprio da coloro che saranno la Sirmione del futuro; un altro importante passo compiuto dall’Amministrazione Comunale che, ancora una volta, dimostra di avere profondamente a cuore il futuro della città.
I lavori di ristrutturazione verranno completati in 491 giorni a partire dal via alle opere. Il costo complessivo dei lavori per la nuova scuola Benedetta Bianchi Porro sarà di 12.471383,07 euro iva inclusa. Non è tutto, il decreto Interministeriale (MEF-MIUR-MIT) n. 390/2017 ha concesso infatti al Comune di Sirmione, che è risultato idoneo nella richiesta effettuata, una cifra pari a ben 5 milioni di euro, erogati a fondo perduto, per finanziare le opere di realizzazione della nuova struttura scolastica del territorio. L’importo verrà versato a fine lavori.
IL PROGETTO:
I criteri che hanno guidato la progettazione sono stati fondamentalmente quelli della “conservazione” e del “rispetto del paesaggio”. Non solo, l’obbiettivo è certamente quello di realizzare un cantiere che sia meno impattante possibile sulla didattica durante le fasi di costruzione.
La configurazione geometrica del lotto, l’ubicazione dei parcheggi a servizio del plesso scolastico, l’articolazione volumetrica e funzionale dell’edificio esistente e, non da ultimo, la necessità di avere sufficienti spazi per riqualificare e rifunzionalizzare le aree esterne di servizio, hanno suggerito l’impostazione urbanistica e compositiva di approccio generale e la conservazione, sul lato nord, di due soli volumi prismatici dell’edificio esistente.
L’immagine architettonica complessiva del nuovo edificio è caratterizzata dalla composizione di una struttura principale orientata perpendicolarmente rispetto al corpo di fabbrica esistente, alla quale viene affiancata, in aderenza con la rimanente porzione dell’esistente edificio, una seconda struttura, emergente rispetto a quella principale e caratterizzata da un significativo sbalzo sul prospetto est.
Il corpo principale del nuovo edificio, caratterizzato dalla copertura piana, dedicata alla produzione di energia elettrica e da una dualità di trattamento dei prospetti nord e sud, trova collocazione in corrispondenza della porzione sud dell’area, al fine di delimitare e perimetrare le nuove aree esterne, riarticolate in una pluralità di nuove funzioni ed usi, in risposta alle variegate esigenze didattiche, ludiche e sportive del plesso.
Il volume del corpo principale è reso dinamico, sul lato esposto a sud, da un reticolo di frangisole in alluminio a protezione della vetrata retrostante; tale reticolo viene interrotto dall’innesto di un corpo parallelepipedo a sbalzo, ideato soprattutto per enfatizzare l’accesso principale alla nuova struttura.
Al fine di limitare l’irraggiamento diretto della facciata durante la stagione più calda in luogo di un sistema di oscuramento meccanizzato si è optato per una soluzione “green”. Verrà posta a dimora una cortina di alberi caducifogli ad andamento verticale già adulti. La soluzione oltre a garantire un microclima assolutamente gradevole è assolutamente biocompatibile e facilmente manutenibile con cicli biennali di semplice potatura. I nuovi alberi inoltre rappresentano il giusto risarcimento per le piante che sono state abbattute per costruire il nuovo corpo di fabbrica.
Il prospetto esposto a nord invece è caratterizzato da una prevalente estensione della superficie opaca di involucro e le più punteggiate aperture aero-illuminanti sono sottolineate da imbotti in lamiera metallica, sporgenti dal piano verticale della parete. Il prospetto est e quello ovest di tale volume ricalcano tale impostazione. Tutte le superfici opache di tale corpo architettonico sono trattate ad intonaco e successiva tinteggiatura.
CASACLIMA SCHOOL
Il progetto per la riqualificazione e l’ampliamento della scuola elementare “Benedetta Bianchi Porro” è stato sviluppato ponendo particolare attenzione all’efficienza energetica complessiva dell’edificio, sia in termini di qualità dell’involucro sia per le soluzioni tecnologiche impiantistiche di alto livello.
La scelta di adottare il Protocollo CasaClima è funzionale a garantire una qualità elevata non solo in fase progettuale, ma anche e soprattutto in fase esecutiva, grazie al sistema di controllo “esterno” sia del progetto esecutivo che delle fasi importanti di realizzazione, e quindi di cantiere.
Il controllo, infatti, avviene direttamente tramite gli uffici tecnici dell’Agenzia per l’Energia CasaClima, dunque non da persone coinvolte nella progettazione e nella direzione lavori.
Il Protocollo CasaClima School, inoltre, pone una particolare attenzione alla sostenibilità dell’intervento, ovvero all’impatto ambientale dell’edificio sia in fase di costruzione che in fase di utilizzo, come ad esempio il controllo della qualità interna dell’aria, l’illuminazione naturale ed artificiale, il comfort acustico, il controllo dell’impatto idrico, ecc.
In Italia le scuole certificate CasaClima School sono soltanto 9, di cui 4 nuove e 5 ristrutturate. Nello specifico, in Lombardia, troviamo solo una scuola ristrutturata: la scuola elementare “Benedetta Bianchi Porro” sarà, dunque, la prima scuola di nuova edificazione certificata secondo tale Protocollo.