venerdì, Novembre 22, 2024
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L'innovazione tecnologica in perfetta sinergia alla crenochinesiterapia e la fangoterapia

Nuovi percorsi di riabilitazione termale a Sirmione

La riabilitazione in ambito termale, da sempre validata da importanti evidenze scientifiche, oggi incontra un maggiore interesse da parte di diversi rappresentanti della sanità sia pubblica che privata. Se da un lato vi è una particolare attenzione alla sostenibilità dei costi dei percorsi riabilitativi, fondamentali per il futuro dei servizi sanitari nazionali di molti paesi, dall’altro l’associazione e l’integrazione fra la terapia termale e la fisiochinesiterapia tradizionale offre una soluzione più efficace e sostenibile in tempi più brevi. La rilevanza di questi programmi riabilitativi in ambito termale è il target della commissione per la riabilitazione termale in Regione Lombardia per la sperimentazione di percorsi successivi alla fase di ospedalizzazione.

Terme di Sirmione fin dal 2012 ha attivato un centro riabilitativo termale altamente specializzato che quest’anno è stato ulteriormente implementato con strumenti tecnologici all’avanguardia e percorsi personalizzati integrati e innovativi. Lo staff di medici che opera in questo ambito è sempre più multidisciplinare e si fonda sulla sinergia di specialisti in fisiatria, ortopedia, chirurgia vascolare, ginecologia, pneumologia, nutrizione, medicina interna, affiancati da fisioterapisti e osteopati.

Oggi a Sirmione i Protocolli termali integrano tecniche riabilitative recenti come la Bemer terapia e l’Ozonoterapia e tecniche complementari e validate come l’Agopuntura e l’Osteopatia.

In particolare, l’Agopuntura ha l’obiettivo di offrire percorsi ginecologici specifici per la menopausa e per la gravidanza con la possibilità di integrazione con la crenochinesiterapia (la fisiochinesiterapia in acqua termale) e osteopatia. La particolarità è data dalla disponibilità di una ginecologa con un’esperienza validata nell’applicazione dell’Agopuntura in ambito ginecologico e sistemico.

In Europa, Bemer terapia e Ozonoterapia vedono un trend crescente di impiego nel settore riabilitativo. Queste tecnologie, molto promettenti, in Terme di Sirmione sono presidiate da specialisti fisiatri in grado di garantire efficacia, integrazione e sicurezza degli interventi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce i benefici della terapia termale nel percorso di prevenzione, cura e riabilitazione in molte patologie dell’apparato locomotore, post-chirurgiche e post-traumatiche, patologie sistemiche e metaboliche, patologie neurologiche e patologie dell’apparato respiratorio.

Oltre che per questi target riabilitativi, Terme di Sirmione sta collaborando con realtà sanitarie importanti nell’ambito di percorsi integrati e innovativi di riabilitazione Termale negli ambiti oncologico, ortopedico, metabolico come la riabilitazione post intervento del tumore della mammella, la riabilitazione post intervento ortopedico, la riabilitazione per il sovrappeso e l’obesità e la riabilitazione nella fibromialgia.

È più che mai attuale il ruolo degli interventi riabilitativi termali nell’ambito della traumatologia sportiva e del mantenimento e del recupero degli atleti in un bacino come quello del Garda, vera e multiforme palestra d’Europa. Ad esempio per la squadra di pallanuoto AN Brescia sono stati attivati specifici programmi termali di prevenzione, potenziamento e riabilitazione.

Specifica Carlo Sturani, Direttore Sanitario di Terme di Sirmione: “la riabilitazione termale si basa su terapie termali integrate, quali l’utilizzo dell’acqua termale per la chinesiterapia in piscina termale (crenochinesiterapia) e la fangoterapia, in un contesto ambientale particolarmente favorevole al recupero della salute psichica oltre che fisica. L’acqua termale sulfurea salsobromoiodica ha importanti caratteristiche terapeutiche chimiche utili per la riduzione del dolore e dell’infiammazione. I fanghi maturati con acqua termale di Sirmione, hanno un’eccellente capacità termica e una prolungata ritenzione calorica, fattore importante per l’applicazione in quanto calmante e antidolorifico (come riconosciuto da studi – 2014 – dell’Università di Brescia). La stessa ricerca ha evidenziato nel fango di Terme di Sirmione la presenza di elementi quali il calcio e lo stronzio, che aiuta il fissaggio del calcio nelle ossa, qualità fondamentale nei casi di osteoporosi. Porta la data del 2016, invece, la prima caratterizzazione di Cianobatterio Aponinum che rende i fanghi sulfurei salsobromoiodici efficaci nelle malattie osteoarticolari e nelle patologie reumatiche. Infine, nel 2018 l’identificazione metagenomica del microbioma che rappresenta la firma biologica dell’acqua e dei fanghi di Terme di Sirmione ha dimostrato una straordinaria ricchezza in tutto il network termale di batteri termofili del ciclo dello zolfo in grado di sintetizzare lipidi antiinfiammatori (biosintesi di lipidi “naturali” antinfiammatori). Queste proprietà in sinergia con le caratteristiche fisiche di base dell’acqua (pressione idrostatica, galleggiamento, resistenza, viscosità e temperatura), utili nel ripristino dell’escursione articolare e del tono-trofismo muscolare, consentono una significativa riduzione del dolore e dei tempi di recupero.”

I processi industriali di Terme di Sirmione contribuiscono a facilitare l’accesso, la fruizione e la personalizzazione dei programmi riabilitativi termali più innovativi con finestre orarie molto ampie, tutta la settimana e la minimizzazione dei tempi di attesa.

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