Come la più misteriosa della matriosche la tomba longobarda scoperta a Sirmione il mese scorso ha svelato altri tesori archeologici: i resti di un’abitazione dell’inizio del sesto secolo e quelli di un pavimento di epoca romana. La scoperta è avvenuta nella Piazza San Salvatore, all’altezza del civico numero cinque, proprio sotto quella tomba che aveva ospitato le spoglie di una donna longobarda vissuta nel sesto secolo dopo Cristo. «La zona – spiega l’archeologo Angelo Ghiroldi autore della scoperta – si era presentata fin dall’approccio iniziale ricca di elementi archeologici interessanti, sufficientemente conservati nonostante vi fossero già stati altri interventi finalizzati all’installazione di tubature per i servizi. Oltre alla tomba longobarda abbiamo rinvenuto i resti di un’abitazione risalenti all’inizio del sesto secolo. E’ una struttura abbastanza tipica con al centro un focolare con laterizi e ciottoli». Inoltre l’archeologo Ghiroldi, il cui lavoro è stato diretto dalla dottoressa Elisabetta Roffia, ha rinvenuto una notevole quantità di materiale ceramico con pezzi ritenuti significativi quali interessanti bordi di oggetti attualmente allo studio dei ricercatori. Ma sotto quello strato di materiale ceramico misto a terra un’altra sorpresa attendeva gli archeologi: un pavimento romano in coccio pesto». La villa, che è una struttura distinta dalle Grotte di Catullo, si estendeva dall’attuale Piazzetta Mosaici fino a piazza San Salvatore ed è parzialmente visibile negli appositi pavimenti trasparenti costruiti in alcune strutture ricettive e commerciali sirmionesi. Particolarmente significativi sono quelli visibili dall’albergo Corte Regina, dal negozio denominato Stravagario (sotto il quale vi è il tipico pavimento romano costruito in modo tale da poter essere riscaldato), dalla zona vicina alla chiesa di Santa Maria Maggiore, dal negozio Alexander. A completamento di una scoperta davvero notevole vi è stato il ritrovamento di alcune antiche monete.
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Rinvenuti i resti di una abitazione del sesto secolo e un pavimento di origine romana
Nuovi tesori nel sottosuolo di Sirmione
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