Per il Lago di Garda è una giornata storica. Azienda Gardesana Servizi, infatti, ha pubblicato il Bando di gara europeo per l’affidamento dei lavori del primo lotto del Nuovo Collettore da Villa Bagatta (Lazise) a località Ronchi (Castelnuovo del Garda). Il nuovo Collettore del Garda è la più importante e strategica opera pubblica realizzata da decenni nella nostra provincia. Il suo impatto sull’economia e sulla tutela dell’ambiente lacustre è fondamentale per la difesa dell’ecosistema gardesano, del suo turismo e di tutte le sue attività economiche. Un iter iniziato nel 2013 e che, oggi, si concretizza grazie al caparbio impegno dell’allora presidente Alberto Tomei che, con il supporto di Massimo Giorgetti, all’epoca assessore regionale, si assunse l’onere di far conoscere i rischi e i problemi dell’attuale infrastruttura.
Alla conferenza stampa, che si è tenuta in Sala Consiglio della Provincia di Verona, hanno partecipato la ministro degli Affari regionali e presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini, il presidente di Azienda Gardesana Servizi Angelo Cresco con il direttore generale Carlo Alberto Voi, la vice presidente con delega ai Lavori pubblici della Regione del Veneto Elisa De Berti, la presidente della Commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera Alessia Rotta, il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto e il presidente di ATS Garda Ambiente Giovanni Dal Cero.
“Questa è una giornata storica – ha detto il presidente di AGS Angelo Cresco – perché da un sogno che era diventato un obiettivo, oggi possiamo dire con chiarezza che il Nuovo Collettore è una realtà. A ottobre partiremo con i lavori del primo tratto, ma va detto che siamo pronti per realizzare anche gli altri tratti per terminare il nuovo collettore lungo la sponda veronese nei tempi previsti. Il progetto prevede di investire sul depuratore di Peschiera perché vogliamo che le acque immesse nel Mincio siano sempre più pulite e rispondano al meglio alle sollecitazioni e alle istanze dei cittadini e della associazioni che vivono lungo il corso d’acqua”.
Nel complesso gli investimenti per la realizzazione del Nuovo Collettore del Garda, sponda veronese, sono di circa 116 milioni di euro. Prevedono la realizzazione di 8 lotti funzionali, per quel che concerne le condotte in linea, più un intervento ad hoc sull’impianto di depurazione di Peschiera del Garda.
“Verona è stata più veloce rispetto a Brescia – ha detto il ministro Mariastella Gelmini – e devo fare i complimenti a tutti i sindaci e agli amministratori che si sono adoperati per individuare soluzioni unitarie con l’obiettivo di far partire questo bando di gara per il Nuovo Collettore. Anche Brescia è al lavoro. Questa sarà una settimana importante perché si riuniranno diversi tavoli per addivenire alla scelta migliore sul depuratore. È importante non disperdere le risorse stanziate anche in vista del futuro Recory Plan che ha nell’ambiente e nella sostenibilità ambientale un punto molto importante”.
Il bando riguarda il tratto di collettore che va da Villa Bagatta a località Ronchi e che misura complessivamente 4 chilometri, per un valore complessivo pari a circa 10 milioni di euro. La conclusione dell’iter per l’individuazione del Contraente è prevista per la fine del mese di giugno/inizio luglio 2021, data cui seguirà immediatamente la consegna formale dei lavori. La realizzazione delle opere comincerà al termine della stagione turistica, quindi, a partire da ottobre.
“Il progetto complessivo – spiega il direttore generale di AGS Carlo Alberto Voi – ha l’obiettivo di eliminare dal lago tutte le condotte sublacuali, che oggi rappresentano l’elemento più critico. Il bando del primo lotto è già in fase di scadenza e a nel mese di maggio arriveranno le prime offerte. In questo primo lotto, i lavori saranno realizzati lungo la passeggiata Lazise – Castelnuovo e non interesseranno la Gardesana orientale. L’intervento prevede la posa di 3,7 km di nuova tubazione a gravità. In parallelo vengono posati 4 km di nuove tubazioni in ghisa sferoidale che rappresentano il primo tratto della tubazione in pressione che va da Brancolino di Torri del Benaco al depuratore di Peschiera del Garda. Questo tratto sarà temporaneamente utilizzato come bypass per il collettore fognario durante i lavori”.
“Questo primo risultato è frutto di grande gioco di squadra – ha detto la vice presidente della Regione del Veneto Elisa De Berti -. Con il Collettore del Garda, e prima la Statale 12, abbiamo dato prova che gli interventi che sono di interesse del territorio e della comunità non hanno colore politico. Se oggi siamo arrivati a presentare il bando di gara e l’avvio del primo lotto funzionale è frutto di questo impegno e i cittadini possono esserne orgogliosi. Il collettore non può più aspettare perché ne va dell’economia e del turismo, non solo dell’area gardesana ma del Veneto, della Lombardia e del Trentino Alto Adige”.
La durata dell’intervento per questo primo lotto è di 1 anno, compresa la sospensione estiva dei cantieri prevista per favorire il turismo.
La procedura di gara in corso per l’aggiudicazione dei lavori prevede “l’Offerta Economicamente più vantaggiosa” che attribuisce l’80% del punteggio alle migliorie tecniche del progetto e il 20% alla valutazione di ribasso economico. Nel corso del 2021 AGS procederà con l’affidamento di progettazione, lavori e appalto integrato per ulteriori lotti.
“Il lago di Garda meritava e merita di essere considerato a livello nazionale – ha detto la presidente Alessia Rotta –. Il nuovo collettore è un’opera strategica per la sua vita, per il suo futuro, per il benessere del suo ambiente, il che significa benessere per il turismo e per l’economia. Questo risultato è frutto di un lavoro trasversale dal punto di vista della politica e questo significa che è stata fatta buona politica. A livello nazionale abbiamo dimostrato di saper spendere, rapidamente, stando nei tempi e nelle regole, le risorse che ci vengono assegnate e sulla base di questa evidenza, credo che possiamo avere credito per chiederne di nuove, visto che il finanziamento necessario per completare l’opera è imponente”.
“La Provincia – ha spiegato il presidente Manuel Scalzotto – nel progetto del nuovo collettore è, innanzi tutto, tra i soggetti finanziatori, con 1 milione di euro per un’opera di visione assolutamente indispensabile. In secondo luogo, quale ente di area vasta, può contribuire al coordinamento tra più Comuni veronesi impegnati per la tutela del territorio e lo sviluppo economico”.