Campagna olivicola 2013/2014: aumentano del 13% le olive, molto sane. L’Olio Garda DOP venduto al 50% direttamente ai turisti e un altro 20% all’estero.
Dopo la vendemmia, attorno al Lago di Garda è ora tempo di raccogliere le olive. Nel fine settimana saranno aperti i frantoi e lo stato di salute del frutto lascia prospettare un ottimo Olio Garda DOP, la cui domanda è in crescita e di cui una buona parte viene venduta all’estero.
“La raccolta delle olive è un poco in ritardo rispetto agli ultimi anni – dice Andrea Bertazzi, presidente del Consorzio – ma siamo comunque all’interno della tempistica con cui matura l’oliva sul Garda. Vi è stata poca mosca e anche dove ha colpito gli agricoltori hanno saputo far fronte al problema. Si prospetta un olio di grande qualità, dalle caratteristiche interessanti, con profumi e buon gusto dovuti alla sanità dell’oliva e a un percorso normale di maturazione. Le prime certificazioni saranno fatte verso fine novembre o inizio dicembre e l’olio, una volta imbottigliato, sarà sul mercato a ridosso di Natale”.
La campagna olearia 2013/2014 entra nel vivo in questi giorni con grande soddisfazione da parte degli olivicoltori innanzitutto per la sanità del frutto, ma l’annata era iniziata con toni preoccupanti per le continue e abbondanti piogge che tra aprile e giugno, benché utili per garantire alla piante risorse idriche per i mesi estivi, avevano creato non poche difficoltà nello svolgimento delle operazioni colturali, principalmente per le operazioni di potatura, che nell’areale gardesano si è protesa per un lungo periodo (in alcuni casi anche al periodo della fioritura inoltrata).
“Dopo tale periodo difficoltoso – spiega Elia Belotti, tecnico del Consorzio di Tutela – si è raggiunto a luglio un periodo di stabilità nel quale si sono alzate le temperature fino a sfiorare i 40° C e nonostante alcune giornate di forte umidità per un valore anche di 75%, non si sono avute grosse difficoltà di coltivazione. Della Tignola dell’olivo non si sono registrate forti infestazioni e non si è nemmeno riscontrata una forte presenza della prima generazione di Mosca dell’olivo: di conseguenza non si è avuto nessun danno significativo sulle cultivar autoctone del lago di Garda, e comunque, nella peggiore delle ipotesi, il danno si è mantenuto sotto l’1%”.
Con il forte caldo di agosto e la conseguente siccità sulle tre sponde del lago si è operato in maniera diversa: nel trentino, grazie a una notevole escursione termica notte/giorno, le aziende olivicole non hanno avuto necessità urgenti di interventi irrigui di soccorso; nel bresciano, aziende con appezzamenti ad olivo prevalentemente rivolti a sud-est e leggermente in pendenza, sono intervenute con solo irrigazioni di soccorso; nel veronese, aziende aventi a disposizione abbondante acqua ai fini di irrigazione agricola, hanno potuto irrigare il proprio oliveto in abbondanza. Scampato anche a settembre il pericolo della Mosca, grazie a un intervento fitosanitaria in Lombardia e Veneto, si registra oggi un’abbondante produzione di oliva su quasi tutte le cultivar di olivo presenti sul lago e sulla quasi totalità degli oliveti gardesani.
“Si presume un’annata con produzione di discreta quantità di oliva – commenta Belotti – ma anche un’annata presumibilmente di oli tendenzialmente dolci (bresciano e orientale) per la presenza di tanto Leccino”.
L’annata probabilmente avrà rese medie leggermente inferiori rispetto ad altre precedenti annate e oli dal gusto leggero-tendente al medio ma con note più marcate all’olfatto. Si potranno sentire i primi profumi nei prossimi giorni nei frantoi al lavoro, che a novembre in alcuni casi organizzeranno delle vere e proprie feste al loro interno, altri invece accoglieranno semplicemente i visitatori mostrando le varie fasi di frangitura e molitura; sempre con la possibilità di acquistare direttamente in azienda l’olio nuovo.
Con l’uscita sul mercato a ridosso del Natale, oltre che ottimo compagno di cuochi e casalinghe, l’ Olio Garda DOP è un’ottima idea per gustosi regali per le festività. La domanda di Olio Garda DOP è in crescita (e infatti è aumentata l’oliva certificata) e in tanti produttori guardano con interesse anche al mercato estero.
“Il 50% dell’Olio Garda DOP – spiega Bertazzi – oggi viene venduto direttamente già a un pubblico di turisti, italiani e stranieri. Inoltre un 20% viene venduto sui mercati esteri più ricercati, sia europei che extraeuropei: in primis la Germania, ma ci sono per esempio anche Usa, Canada e Giappone. Si tratta spesso di rivenditori che lavorano con certi tipi di prodotti particolari che sono ricercati dai ristoratori che vogliono prodotti di qualità. Quindi un mercato di alto livello per un prodotto di grande qualità”.