Tra i 100 e i 110 miliardi di lire in più per “guadagnare” al massimo due minuti e mezzo di tempo. Ecco in termini estremamente pratici (soldi per la Provincia, tempo per gli automobilisti) cosa significherebbe il tunnel lungo Nago-Busa caldeggiato dall’amministrazione di Arco e dal Coordinamento Imprenditori del C9. II raffronto tecnico-economico e la pacata obiezione arriva direttamente dall’ingegner Claudio Tiso, il “padre” del progetto-viabilitä dell’Alto Garda incaricato direttamente dal presidente della giunta provinciale Lorenzo Dellai. Tiso non entra e non sfiora nemmeno l’aspetto politico della questione (“la decisione finale spetta ai politici”) ma dal punto di vista tecnico smonta abbastanza seccamente l’ipotesi sponsorizzata da categorie economiche e giunta di Arco. Per l’ingegnere trentino sono fondamentalmente 5 i motivi che hanno spinto la giunta provinciale a scartare l’ipotesi del tunnel lungo. Innan-zitutto questa soluzione avreb-be concentrato il traffico in un unico punto (lo svincolo della Komarek) “mentre il nostro progetto – osserva Tiso – con la creazione di tre svincoli a Nago, prima di Vignole e alla Komarek, rende il traffico più fluido”; poi tunnel lungo significa pendenze al limite e di conseguenza mag-gior pericolo; quindi ci sono problemi di carattere idrogeologi-co, soprattutto nell’ipotizzata partenza prima di Passo San Giovanni; e ancora il collegamento diretto con la zona industriale di Arco presuppone la creazione di un viadotto particolarmente im-pattante dal punto di vista ambientale. In coda c’è poi la motivazione economica che tradotto in cifre significa che il tunnel lungo costa 100-110 miliardi in più quasi il doppio di tutta la circonvallazione di Riva. “Ma anche risolvendo o tralasciando il problema economico – osserva Tiso – non si risolvono gli altri quattro punti, che sono quelli essenziali. E poi in termini di tempo il tunnel lungo significa un guadagno tra i 2 e i 2 minuti e mezzo”. Tiso non può dirlo e manco gli passa per la testa di discutere di un aspetto del genere ma poi c’e anche l’aspetto politico in giunta provinciale che ha il suo peso: tunnel lungo con partenza prima del Passo e sbocco alla Komarek significherebbe quattro corsie, quasi un’autostrada. Figuriamoci se in giunta, soprattutto a Verdi e Ds, un’ipotesi del genere va giù. Tecnicamente invece Tiso ribadisce che partire col tunnel prima del Passo e un’ipotesi impraticabile “perché abbiamo a che fare con un ambiente geologico assolutamente sfavorevole”. “II problema neve prima del Passo esiste, non lo nego, ma lo si può risolvere con altri interventi, non certo con una galleria”. In so-stanza la sua ipotesi non si tocca. “E’ pur sempre uno Studio di massima – osserva ancora Tiso – e se partirà la progettazione ese-cutiva c’e da parte mia l’impegno ad ottimizzare alcuni suggerimenti. Ad esempio l’allonta-namento della rotatoria alle porte di Vignole: probabilmente si può fare ma non sarebbe cor-retto da parte dire adesso un si definitive e quantificare lo spo-stamento. Lo si vedrà nel momento di stendere il progetto finale”.
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Ecco in termini estremamente pratici (soldi per la Provincia, tempo per gli automobilisti) cosa significherebbe il tunnel lungo Nago-Busa caldeggiato dall'amministrazione di Arco e dal Coordinamento Imprenditori del C9.
Oltre 100 miliardi per risparmiare due minuti
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