martedì, Dicembre 24, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiOnori al mago dei trapianti
La benemerenza della società di Mutuo Soccorso al medico Mario Viganò, cresciuto sul Benaco È stato il primo chirurgo d’Italia a impiantare il cuore artificiale

Onori al mago dei trapianti

Domenica 25 aprile, a Salò, si svolgerà l’assemblea ordinaria della «Mutuo soccorso artigiana operaia», che conferirà il riconoscimento di socio onorario al professor Mario Viganò, del Policlinico San Matteo di Pavia, un nome illustre della cardiochirurgia. Dopo la messa nel Monastero della Visitazione di Villa (ore 9.15), il presidente Dino Comini leggerà la relazione morale e finanziaria, nella sala convegni del convento. Seguirà il pranzo al ristorante «Seggiovia», sulla strada che porta a Serniga. Al termine, la consegna del diploma d’onore a Viganò. «Dedito con passione e rigore scientifico alla professione medica», il 65enne professore «ha raggiunto i massimi livelli di competenza nel difficile campo della cardiochirurgia, restituendo nuova vita e speranza a molti sofferenti. Salodiano di adozione, con la sua fama e il suo esempio, ha contribuito a rendere illustre la nostra città». La famiglia Viganò, originaria di Sesto San Giovanni, ha messo radici sul lago di Garda quando il papà è diventato direttore delle acciaierie Falck di Vobarno. Dal novembre ’85 Mario ha compiuto 992 trapianti: 757 di cuore, 30 di cuore-polmoni, 103 di polmone singolo e 102 di polmoni doppio. Ha effettuato il primo trapianto eterotopico di cuore (’86), il primo cuore artificiale extracorporeo (’87), il primo di cuore-polmone (’91), il primo domino-trapianto (’91), il primo cuore portatile Novacor (’93), il primo cuore artificiale totalmente impiantabile Lion Heart (2001). Con il suo staff ha effettuato più di 20mila interventi di chirurgia cardiaca, in modo particolare alle coronarie (i primi by pass risalgono al ’69) e per le complicanze infartuali. Ha curato aritmie e aneurismi dell’aorta toracica, ha sistemato valvole eccetera. E’ anche docente universitario, e autore di 765 pubblicazioni scientifiche. Fra i numerosi riconoscimenti, il Premio europeo Umberto Biancamano, il Sigillo longobardo (onorificenza del consiglio regionale), la medaglia d’oro per pubblica benemerenza del comune di Pavia. Dirige il Centro cardiochirurgico del Policlinico San Matteo: una struttura di 30 posti letto di degenza, 14 di terapia intensiva e quattro sale operatorie. Il Centro ha puntato recentemente verso la chirurgia mini-invasiva delle valvole cardiache e delle coronarie, con le applicazioni port-access tipo Heart-Port ed Estec, nonchè le robotiche a mezzo sistema Intuitive. Un nome davvero prestigioso quello di Viganò, che come socio onorario del Mutuo soccorso era stato preceduto da Aldo Caffi (2003), presidente della squadra di calcio, padre Giacomo Santinelli della Robur Barbarano (2002), l’ingegner Luciano Silveri (2001), Tullio Foffa, «l’uomo che leggeva il tempo», Marisa Basso Tonoli (’99), allora presidente della casa di riposo, madre Assunta Corti (’98), che dirige la sede di viale Landi della Croce Rossa Italiana, il dottor Ugo Gagliardi (’97), Renzo Regosa (’96), monsignor Paolo Zanetti (’95) e Mario Ebranati, lo storico locale (’94). La «Mutuo soccorso» compie 145 anni. Creata nel 1859 (all’inizio aveva anche iscritti di Maderno, Toscolano, Gardone Riviera, Campoverde e Volciano), concedeva sussidi ai lavoratori ammalati o infortunati, si accollava metà dell’onere delle visite mediche, aiutava le famiglie in difficoltà. Allestì le serali gratuite per gli adulti (nel 1861), mantenne la scuola d’arte, appoggiò la nascita dell’asilo (1863), costituì la Banca popolare di Salò (1869), la Cooperativa (1897) e l’Unione di consumo (1906). Tra i presidenti onorari Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Zanardelli e lo scultore Angelo Zanelli, lo stesso del busto di Gasparo, del monumento ai caduti in piazza Vittoria o, a Roma, di un fregio dell’Altare della Patria. Con l’assistenza sanitaria passata a carico dello Stato, l’associazione ha perso importanza, e vissuto un periodo poco operoso, scendendo ad appena 50 soci. Dal 1 gennaio ’94 la rinascita, con un nuovo statuto e l’apertura alle donne. Abbandonato l’ormai anacronistico «contributo» da concedere alle persone in difficoltà, si è aperta verso la comunità, dando una mano a varie iniziative. Diventando, insomma, quantomai vivace. Il numero degli iscritti ha continuato ad aumentare: ora sono 179 maschi e 178 donne. Nel 2003 la Società ha adottato a distanza una bambina africana, assegnato borse di studio e il premio Zanoli agli studenti delle superiori, distribuito libri di storia locale, organizzato una rassegna di commedie dialettali e una di carattere culturale & gastronomico («Salò, immagini e sapori»), allestito la Festa di Carnevale, la sagra di fine estate in località Bagnolo, la mostra fotografica di vecchie immagini di Salò. Ha effettuato gite in Valle d’Aosta, a San Marino, in battello sul lago (con l’Avis), al centro visitatori del Parco Alto Garda (a Prabione di Tignale) e alla limonaia di Pra’ de la fam. La tessera di iscrizione dà inoltre diritto a una serie di sconti in negozi di ottica, ortopedia, Poliambulatori, sui biglietti di ingresso al cinema-teatro Cristal, nelle librerie. La casa di proprietà della Mutuo soccorso, nella tresanda storta, è stata recentemente ampliata. I proventi degli affitti e delle quote dei soci servono a finanziarie le iniziative. Dino Comini, venditore di scarpe, sempre in prima fila nel campo della solidarietà, è presidente dal ’93. Ora ha deciso di ritirarsi e appendere le «scarpe» al chiodo. In questi giorni sono in corso le elezioni per il rinnovo del direttivo.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video