mercoledì, Gennaio 8, 2025
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Legambiente scende in campo contro il progetto della Regione denunciando: «È un disastro e non aiuta il traffico»

Parco del Baldo a rischioCoro di no alla Affi-Pai

Assolutamente no alla Gardesana bis, la Affi-Pai «riesumata» dalla Regione, perché minaccia l’ecosistema Baldo, il delicato equilibrio del lago di Garda, non solleverebbe il traffico locale e nulla avrebbe a che vedere con la pianificazione territoriale in corso. Il secco diniego è arrivato ieri da Legambiente Verona, dopo la levata di scudi di amministratori locali e lo stop dello stesso assessore regionale ai lavori pubblici Giorgetti. Legambiente contesta a tutto tondo la proposta di Renato Chisso, battezzato per l’occasione «assessore regionale alle autostrade».Secondo il comunicato regionale del 10 luglio «la giunta ha deciso di aprire la gara sulla proposta di finanza di progetto relativo alla progettazione, costruzione ed esercizio del sistema di collegamento viario a pedaggio tra l’autostrada A22 Autobrennero e la strada regionale 248 Gardesana orientale, presentata da Società italiana per condotte d’acqua spa, Garda partecipazioni Spa e Strata Spa». «Premesso che il super turismo uccide il turismo», attacca Michele Bertucco, presidente di Legambiente citando Giuseppe Lorenzini, che è stato lo storico presidente dell’Unione gardesana albergatori veronesi, «questa strada non ha senso. Non è prevista nel Piano territoriale regionale di coordinamento». E Lorenzo Albi: «Non è nemmeno nel Piano d’area che la Regione sta predisponendo per il Baldo Garda, con cui è anzi in netto contrasto, anche perché una simile arteria infierirebbe su ogni ipotesi d’istituzione del parco del Baldo». Sarebbe pure una strada destinata a congestionare in maniera «assurda» la già soffocata viabilità. Il progetto prevede l’adeguamento della strada regionale 450 (28 chilometri totali) da Cavalcaselle di Castelnuovo ad Affi e, nel mirino, è in particolare la realizzazione del nuovo collegamento Affi-Pai (15 chilometri) che taglierebbe Affi, Costermano, Caprino, Torri e San Zeno di Montagna. Costo: 250 milioni di euro. «Sarebbe anche a pagamento il che non aiuterebbe i residenti né risolverebbe i problemi di traffico».Legambiente, chiesta la documentazione in Regione, propone: «Si rinforzi piuttosto il servizio su lago con traghetti e autobus pubblici, si riveda la ventilata ipotesi di trasporto metropolitano in superficie».Contrario pure Antonio Borghesi , deputato veronese di Italia dei Valori: «Condivido il no dell’assessore Massimo Giorgetti. Se c’è un intervento di cui il Veronese ha bisogno è la variante alla statale 12, da Isola della Scala a Verona».

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