La popolazione di Lazise, come per gli altri Comuni rivieraschi, è in continua flessione. Le nascite in particolare non suppliscono ai decessi, di gran lunga superiori, almeno in questo ultimo decennio, rispetto ai nuovi nati. «Non riusciamo più a sostituire i nostri… pezzi di ricambio », sostiene un anziano pescatore del luogo, « cosa invece che succedeva negli anni 50 e 60».E infatti indubbio che la crescita della popolazione locale, statistiche alla mano, cresce di misura ogni anno, ma solamente per l’immigrazione. Immigrazione data in massima parte dagli extracomunitari che tendono ad insediarsi in maniera regola re presso le nostre zone, ricche di benessere e di serenità.Per tornare per un momento alle nascite, c’è da registrare una novità nella gestione amministrativa dell’evento, oggi divenuto «una rarità» nel tessuto sociale e familiare della gente di Lazise.Quando nasce un bimbo anche il parroco si commuove e ne da pubblica notizia con il suono a «festa» delle campane della chiesa parrocchiale. Non voleva essere da meno il primo cittadino. Ha quindi preso l’iniziativa ed ha preso carta e penna per mandare subito alla famiglia del nuovo cittadino di Lazise le proprie felicitazioni accompagnate da quella della intera amministrazione. Non si è limitato solamente a questo. Ha dato «ordine» al funzionario dello stato civile e dell’anagrafe di esporre ad una nuova bacheca pubblica l’evento, distinguendo tra femminucce e maschietti, con un carteggio ed un fiocco diverso l’uno dall’altro.E sicuramente un nuovo modo di accogliere la vita e i nuovi cittadini di Lazise, che inorgoglisce la civica Amministrazione ma che valorizza l’evento anche presso le famiglie lacisiensi, spesso protese, almeno nei mesi .estivi, all’alacre attività produttiva e spesso distratte e poco attente agli sviluppi della vita di tutti i giorni, anche del vicino o dell’amico della porta accanto.Sergio Bazerla
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