La rimozione dei pannelli che coprivano il cantiere ha aperto al pubblico la nuova area pedonale ricavata a ridosso della ottocentesca cappella feriale di via XXX Maggio, nel centro storico. La costruzione, progettata e realizzata dagli austriaci come sacrestia della parrocchiale di San Martino, é oggetto di un importante intervento di consolidamento statico strutturale, con un finanziamento di 43 mila euro dalla Fondazione Cariverona.«S’è conclusa una prima fase di lavori su questo edificio costruito nel 1833 e soggetto a vincolo monumentale», spiega Lino Vittorio Bozzetto progettista architettonico dell’intervento.«I lavori si sono protratti oltre il previsto per il ritrovamento di insediamenti archeologici databili all’epoca tardo romana e basso medievale. Insediamenti per cui la Soprintendenza archeologica di Verona ha effettuato saggi, rilevamenti e campionature che hanno richiesto tempo». Prima dei lavori lo spazio esterno di pertinenza della cappella feriale, di proprietà della parrocchia, era utilizzato per la sosta dei veicoli destinati allo scarico e carico merci. L’area ora è stata lasciata libera.Un’ipotesi prospettata dal sindaco Umberto Chincarini durante uno dei sopralluoghi effettuati al cantiere con il vice sindaco Walter Montresor. «L’idea di rendere pedonale questa zona è nata proprio durante i lavori», precisa il progettista. «Ci siamo resi conto che uno spazio libero valorizzava la bellezza monumentale dell’edificio e donava un valore figurativo e di prospettiva che era giusto mantenere», continua Bozzetto.«L’amministrazione ha quindi deciso di spostare in altra sede i posti auto per carico e scarico e di far delimitare l’area pedonale che oggi possiamo vedere». I lavori sono stati seguiti, insieme a Bozzetto, dall’ingegner Giampaolo Naso per la parte strutturale, e sono stati realizzati dall’impresa edile Gianni Allegri. «Adesso», spiega Bozzetto, «dobbiamo attendere qualche settimana per l’assestamento dei lavori fatti. Dopo di che proseguiremo con l’ultima fase: la sistemazione e il restauro dell’interno dell’edificio».Ma quelli alla cappella feriale non sono i soli interventi che interessano la parrocchiale del centro storico. Entro il 24 novembre, infatti, dovrebbe essere ultimato e messo in funzione il nuovo impianto di riscaldamento. Un intervento per il quale il Comune ha stanziato un contributo di 70 mila euro.E sempre tramite l’amministrazione comunale, la parrocchia ha interessato e presentato richiesta di contributo sia alla Provincia che alla Regione.«L’opera che si prospetta è grande», commenta il parroco don Valerio Cantarini, «dunque ogni aiuto è stato e sarà prezioso e ringrazio sin d’ora chi ha voluto e vorrà sostenerla». Le parole di don Valerio fanno riferimento ai progetti relativi proprio alla chiesa parrocchiale e per i quali sia la Curia che la Soprintendenza hanno espresso parere positivo: il restauro conservativo delle sei vetrate, la messa a norma dell’impianto di illuminazione e il restauro dell’interno dell’edificio.«La chiesa di San Martino è uno degli edifici storici di Peschiera e la vocazione turistica del paese fa si che venga frequentata non solo dai parrocchiani ma anche da molti visitatori stranieri e non». Assai di più, dunque, di un luogo di culto destinato soltanto alla comunità locale. «Ha dunque una grande valenza sia religiosa che storico-architettonica e per questo», conclude il parroco, «credo meriti senza riserve di ritornare al suo antico splendore».
!
In corso, con un contributo di Cariverona, un importante intervento di recupero sul corpo centrale e la cappella