sabato, Aprile 19, 2025
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Persecuzione ebraica al Lago di Garda: la Rsi e il suo operato

Recenti studi storici hanno messo in luce il ruolo cruciale che il Lago di Garda ha svolto durante la Repubblica Sociale Italiana (Rsi) nella persecuzione ebraica. Il 30 novembre 1943, presso la Scuola Elementare di Toscolano Maderno, il Ministro Guido Buffarini Guidi firmò l'Ordinanza di polizia numero cinque, un provvedimento che intensificò le già gravi misure contro gli ebrei in Italia, stabilendo la caccia all'ebreo nel territorio della Rsi. Questo atto segna una data fondamentale nella storia della persecuzione razziale antiebraica, poiché avvicinò ulteriormente la Rsi al regime nazista tedesco.

A partire dall'1 dicembre 1943, i funzionari della Rsi iniziarono a implementare con rigore questa ordinanza, dando vita a un'operazione sistematica di arresto e deportazione degli ebrei. In provincia di Brescia, ad esempio, squadre di polizia furono mobilitate per cercare gli ebrei nascosti. L'intensificazione delle azioni repressive culminò con il trasferimento di venti persone da Canton Mombello a Fossoli l'8 febbraio 1944; tra queste vi erano anche alcuni dei futuri deportati verso Auschwitz. La ricerca storica continua a svelare i dettagli inquietanti di questo periodo oscuro, evidenziando come il Lago abbia rappresentato non solo un luogo di bellezza ma anche uno scenario tragico legato alla storia della persecuzione ebraica in Italia.

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