«Castiglione Alegre». Il titolo è tutto un programma. Il documento, scritto dal libraio castiglionese Claudio Morselli, si richiama apertamente all’esperienza fatta nella città di Porto Alegre in Brasile, dove quindici anni fa si è dato vita a un «nuovo modello di democrazia».In tale occasione nella città brasiliana è stato sperimentato lo strumento del «bilancio partecipativo», che assegna un potere reale e decisionale ai cittadini coinvolti nei processi di trasformazione della città e del territorio.Il cittadino di Castiglione Claudio Morselli ha costruito un laboratorio di democrazia partecipativa, di cui si è discusso in alcune riunioni all’Arci Dallò, alle quali hanno partecipato un centinaio di persone.Nei prossimi incontri il comitato valuterà l’ipotesi di presentare una lista alle elezioni amministrative, che si terranno quest’anno in primavera.«Prima abbiamo definito i contenuti del documento, che si può scaricare dal sito www.civetta.info, mentre solo in un secondo momento decideremo quale sarà il contenitore – spiega Morselli -: le grandi emergenze che oggi dobbiamo affrontare sono legate all’ambiente e alla società. La globalizzazione aumenta le disuguaglianze, il 25% del commercio globale è gestito da duecento multinazionali. Le conseguenze le pagano i singoli cittadini».Ma in tutto questo cosa c’entra Castiglione?Il progetto portato avanti da Morselli comprende alcune proposte per avvicinare i cittadini alla politica.«Vogliamo che Castiglione – precisa Claudio Morselli – sia riconosciuta come la città per la pace, aperta ai giovani, alle donne, agli immigrati, all’arte, alla cultura e alla creatività. Per questo è necessario realizzare un bilancio sociale e rendere l’ambiente ecologicamente sostenibile».Altri punti del programma sono la difesa delle colline, della qualità della vita, della salute e della sicurezza dei cittadini, la riqualificazione del centro storico, delle periferie e del quartiere «Cinque Continenti» a Castiglone delle Stiviere.Il comitato chiede interventi a favore dell’edilizia popolare, un piano territoriale dei tempi e degli orari, per conciliare il lavoro e la famiglia, e un bilancio economico per verificare la situazione finanziaria del Comune.Claudio Morselli, che in passato è stato presidente della Confederazione Italiana Agricoltori e ha lavorato per dieci anni come funzionario nel Pci, invita i consumatori «a non acquistare i prodotti che sono fonte di ingiustizie e a boicottare, attraverso il non-acquisto, alcune aziende, per costringerle a modificare le proprie strategie. L’obiettivo del «commercio equo e solidale» è mantenere prezzi giusti per i produttori dei Paesi più poveri del mondo».
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All’Arci Dallò si è discusso un progetto del libraio Claudio Morselli. Costituito un laboratorio ispirato al modello partecipativo di Porto Alegre