Tempo quasi sempre bello e ditta veloce hanno permesso di portare avanti i lavori di ripavimentazione di piazza Cavour, piazza S. Maria e via Mazzini con rapidità tale che, salvo imprevisti, saranno conclusi con un mese d’anticipo rispetto alla data fissata inizialmente e cioè alla fine di aprile anziché alla fine di maggio. Ieri, intanto, per avere un’idea più precisa sullo stato d’avanzamento dei lavori e fornire le ultime indicazioni alla ditta in vista delle prossime festività pasquali, il vicesindaco Pietro Matteotti e l’ingegnere capo Sergio Pellegrini hanno compiuto un sopralluogo al grande cantiere.Matteotti e Pellegrini si sono assicurati che per domenica prossima, festività delle Palme, l’accesso principale alla chiesa dell’Assunta sia terminato e completamente libero da materiali edili. «Per quel giorno – spiega Matteotti – anche piazzetta S. Maria sarà libera e calpestabile». I fedeli potranno accedere alla chiesa senza problemi e anche le recinzioni metalliche che delimitano il cantiere verranno posizionate in modo da garantire lo svolgimento regolare della tradizionale processione che ogni anno parte dall’Inviolata e arriva in “Chiesa grande”. Già lunedì le due squadre della ditta «Pederzolli Dino e Ampelio» di Cavedine torneranno al lavoro sui due fronti: uno in piazza Cavour e l’altro in via Mazzini. La prima, formata da tre posatori, si occuperà del completamento dei grandi “quadri” della piazza mentre la seconda, composta dallo stesso numero di operai specializzati, salirà verso porta S. Michele, pavimentando la parte di via antistante i negozi. Nell’ultima fase dei lavori, per esigenze di carattere tecnico, materiale e attrezzature verranno spostate a nord di porta S. Michele, in viale Roma. «Non c’erano altre soluzioni – spiega Pellegrini – perché, per ultimare il tratto finale di strada, sarà ovviamente necessario sgomberarlo». Inutile nascondere che qualche disagio per i commercianti ci sarà, ma si tratta solo di qualche giorno di sacrificio. Alla fine, nei 2000 metri quadrati che costituiscono l’area dei lavori, avranno trovato posto circa 220mila cubetti di pregiato porfido rosso (con un misura per lato che oscilla tra un minimo di 8 centimetri e un massimo di 10) di Albiano per un totale di 3500 quintali. «Non dimentichiamo – ricorda Matteotti – che è stata raddoppiata l’aiuola ai piedi del grande tiglio, monumento botanico valorizzato dall’enorme e stupenda “seduta” in pietra bianca e che sono state ricollocate le tre fontane, sempre di pietra, prima relegate in un angolo della piazza. Questo per quanto riguarda la parte “visibile” dell’opera, ma prima di dare il via alla pavimentazione e all’arredo urbano, la ditta aveva provveduto alla posa di tutti i servizi, predisponendo anche gli impianti necessari alla nuova illuminazione. In centro alla piazza, proprio davanti alla porta laterale della chiesa, è stata collocata una “caditoria”, piccolo e invisibile canale in metallo che raccoglierà le acque piovane». Alla fine, l’opera sarà costata 360mila euro.
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Sopralluogo ieri di vicesindaco e ingegnere capo: già domenica celebrazioni senza ostacoli per la festività delle Palme. La ditta che sta eseguendo i lavori è in anticipo di un mese sui tempi