Della legge regionale n° 22 che riguardava, il trasferimento dei porti e del demanio lacuale ai comuni se ne era ampiamente parlato nel corso di un convegno svoltosi nel giugno scorso a Manerba del Garda. In quell’occasione, si ricorderà, il consigliere regionale e relatore della legge, Giuseppe Romele, aveva illustrato al foltissimo pubblico di addetti ai lavori presente, le caratteristiche e, soprattutto, i vantaggi per i vari comuni, titolari di porti, e spiagge demaniali, che ne sarebbero derivati, oneri, compresi, da questo tanto atteso passaggio. Ora, dopo la tornata elettorale che ha sconquassato non poco molte amministrazioni locali, si torna a parlare di questa oramai imminente realtà. Molte anche, nel frattempo, le discussioni, spesso inutili, emerse sulla concreta attuazione dei trasferimenti dei poteri amministrativi dalla Regione Lombardia ai comuni per la gestione sia dei porti che delle aree pubbliche lacuali. Proprio in questo periodo la stessa Regione Lombardia sta ultimando l’attivazione di tutti quegli strumenti giuridici al fine di consentire, entro il prossimo dicembre (1999), il trasferimento di detti poteri. Su questo argomento nei giorni scorsi Romele ha voluto ricordare che “come più volte ribadito ai numerosi sindaci dei comuni lacuali sia da me stesso che dal presidente Formigoni, ormai la Regione Lombardia è pronta, mediante apposite bozze di accordi di programma tra Regione e Comuni, singoli o associati, a trasferire di fatto agli enti locali le competenze di gestione dei porti con tutte le attività dirette e indirette ad essi collegate. Cosi dicasi – ha sostenuto Romele – anche per le aree pubbliche demaniali anch’esse ormai da trasferirsi ai comuni”. Già da tempo del resto, molti dei sindaci gardesani sono impegnati nella ricerca delle migliori soluzioni attuabili da adottare nella gestione di questi passai di competenze. Sul tema anche Mariastella Gelmini, delegata di collegio del Garda e Montichiari di Forza Italia, si sta prodigando nell’assicurare, con una serie di iniziative locali su tutto il lago, che all’appuntamento di fine anno con la Regione i comuni arrivino preparati e organizzati. “I comuni firmatari dell’accordo di programma con la Regione Lombardia dovranno cogliere l’opportunità di creare una nuova imprenditorialità sulla gestione di questi servizi pubblici coinvolgendo in particolare tutte quelle realtà associative e di volontariato che già operano nell’area dei porti e del demanio pubblico lacuale. Questa – ha affermato la Gelmini – è una scommessa con la quale in buona parte di gioca il rilancio dell’economia turistica del nostro lago grazie anche alla creazione di nuovi posti di lavoro e ad un miglioramento della qualità dei servizi stessi. Se velocemente- conclude la Gelmini – noi amministratori sapremo concretizzare questo progetto, i comuni del Garda si distingueranno in tutto il territorio lombardo per efficienza e prontezza nel saper sfruttare meglio i vantaggi offerti da questa legge”.
!
Della legge regionale n° 22 che riguardava, il trasferimento dei porti e del demanio lacuale ai comuni se ne era ampiamente parlato nel corso di un convegno svoltosi nel giugno scorso a Manerba del Garda.
Porti e spiagge ai Comuni gardesani
Articoli Correlati