A un tiro di schioppo da Pozzolengo, dopo la zona delle Torbiere, verso Desenzano del Garda, c’è una località che prima era conosciuta come “la Badia”, nome in dialetto dell’Abbazia di San Vigilio.
Oggi la zona ha un nome straniero ed è sede di un centro golf. La Badia, una volta, era così chiamata perché in realtà era una antica abbazia (una delle due in Provincia di Brescia) dedicata a Vigilio Vescovo di Trento e la chiesa incorporata nel complesso di forma quadrata portava una lapide con incisa una data: 1104. La chiesetta, ormai in completo degrado, così come il resto, è stata restaurata e inserita nel complesso che dicevamo e, oltre ai campi da golf, vi sono anche un ristorante, la sala convegni e altri servizi.
Questa premessa per introdurre il tema dell’antica religiosità di cui era impermeato Pozzolengo un tempo. In una delle sale dei Musei Vaticani a Roma, vi è una parete con un grande affresco che riproduce la zona del Basso Garda e il nome di Pozzolengo è segnato molto più grande degli altri complessi abitativi, comprese le città di Brescia, Verona e Mantova. Ciò a dimostrare che in tempi lontani, il paese di Pozzolengo era un centro di religiosità. Come si può dedurre dai numerosi fabbricati che portano ancora i segni e che un tempo erano conventi. In quelli esterni, come la Ceresa, un complesso di case di forma quadrata, vi è ancora un chiesetta.
Nei pressi del Ponticello, all’alba del 24 giugno 1859, scoccò la scintilla della famosa Battaglia di S. Martino e Solferino. Anche questo, come la Ceresa, è a due passi dal paese e si presenta come un complesso di forma quadrata. All’interno del centro abitato c’è la casa padronale Ambrosio, in via Mazzini, e vicino alla casa padronale vi era una antica chiesa dedicata a San Giuseppe, distrutta negli anni ‘60. Ancora in via Garibaldi, dove abitano i membri della famiglia Targon, al piano superiore si possono ammirare delle colonne che facevano parte di una balconata del convento. Resti ci sono anche in altri luoghi del paese, che portano tracce di antichi edifici religiosi.
Concludiamo ricordando che, in località San Giacomo esisteva un chiesa dedicata appunto al santo patrono dei viandanti, perché passando in quel luogo la via Gallica, strada che percorrevano le legioni romane per andare in Francia e in Austria, esisteva una “Amansio” – vale a dire un posto di ristoro – sui cui resti sarebbe sorta la chiesa distrutta negli anni ‘60. Mentre esistono i resti di una chiesa all’ interno dell’antico castello. Insomma, tante sono le prove di come Pozzolengo fu in passato un importante centro della Cristianità.