“L’elemento di tradizione per la fiera delle Grazie è la devozione alla Vergine Maria”. Così si è espresso il Sindaco della Città di Curtatone Antonio Badolato, nel presentare alla stampa, assieme all’assessore alla cultura Riccardo Goatelli, al vice sindaco Giuseppe De Donno, all’assessore Francesco Ferrari e al consigliere Alcide Imperiali, l’edizione 2010 dell’ANTICHISSIMA FIERA DELLE GRAZIE, dal 13 al 16 agosto. In seguito arrivano tutti gli altri aspetti, da quello profano a quello fieristico, con l’appuntamento annuale dei Madonnari. L’amministrazione comunale di Curtatone prosegue così, assieme alla Pro loco e ad altre associazioni di volontariato locali, usi e i costumi di una tradizione radicata da centinaia di anni in provincia di Mantova, perseguendo una sensibilità e obiettivi ben precisi. “Con le elezioni di fine marzo – ha proseguito il primo cittadino – siamo saliti su un treno in corsa e abbiamo avuto poco tempo per organizzare tutta la fiera, anche se qualche elemento di novità lo abbiamo introdotto, in vista anche del 40° anniversario del concorso dei Madonnari, previsto nel 2012”. Il sindaco Badolato ha quindi rimarcato l’importante apporto dato da alcuni sponsor che hanno creduto nel progetto e che hanno creato una partnership importante. Il comune di Curtatone ha investito per questa edizione un maggior impegno finanziario ed è intenzione da parte degli amministratori, tracciare un bilancio entro la fine dell’anno sui costi dell’intera manifestazione. Badolato si è poi rivolto ai cittadini di Grazie. “Esiste già una ipotesi di lavoro – ha detto ancora il sindaco – per valorizzare il borgo mettendo al centro dell’attenzione il Santuario e la Madonna”. Saranno tre infatti le iniziative in corso di definizione: l’avvio della procedura per far entrare Grazie tra i borghi più belli d’Italia, l’iniziativa “Grazie borgo fiorito” nel mese di maggio e l’istituzione di un mercato contadino con prezzi ribassati, a partire da ottobre. Per il resto la frazione di Grazie, durante la fiera, attende il solito grande afflusso di gente, stimata l’anno scorso in circa 200 mila persone che per 4 giorni transitano nel borgo. I visitatori arrivano da ogni parte d’Italia per rendere omaggio alla Madonna, come detto vera protagonista di questa festa che si ripete da secoli ormai, esattamente dal 1425 quando il marchese Gian Francesco Gonzaga decretò l’inizio del “libero mercato di merci” sul sagrato di fronte al Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie che dal 1406, anno della sua inaugurazione, domina la frazione di Curtatone. La festa, organizzata dalla Città di Curtatone, proporrà nuovamente un programma incentrato sul folclore e le tradizioni di sempre. Il Santuario, le fede e i pellegrini. Sono questi i capisaldi della manifestazione agostana. La gente viene a Grazie per la Madonna, per rendere omaggio alla sua immagine, quella lignea che domina l’altare della chiesa e che l’anno scorso è stata restaurata e restituita all’ammirazione dei fedeli. L’Antichissima fiera delle Grazie è anche folclore. Ogni anno aumentano i banchetti di mercanzie di ogni genere e provenienza nel settore dedicato al commercio e al luna park per i più piccoli. Sacro e profano, criterio rispettato con l’immancabile cotechino che è sempre un’attrazione per tutti i pellegrini di Grazie. Mangiato a qualsiasi ora della giornata, con più di 30 gradi all’ombra, in piedi o seduti, in ogni angolo del borgo, accompagnato da vino o birra. Si stimano più di 100 quintali consumanti durante l’intera festa. La fiera delle Grazie è anche cultura, con il 38° Incontro Nazionale dei Madonnari, gli artisti del gessetto, dell’effimero che dalla sera del 14 agosto e fino al tramonto di Ferragosto dipingono immagini sacre in onore della Madonna, sul sagrato del Santuario, alla mercé dei visitatori e soprattutto delle prime intemperie che spazzeranno via i dipinti in pochi minuti. Una tradizione che va avanti dal 1973, anno dell’inizio del concorso. Una giuria di esperti poi decreterà i vincitori, per le tre sezioni di sempre: madonnari semplici, qualificati e maestri. Il piazzale del Santuario si trasforma in una vera e propria tavolozza di colori, un colpo d’occhio assolutamente eccezionale che attira i visitatori a guardare i dipinti. Saranno anche quest’ anno più di 150 i Madonnari, arrivati da ogni parte del mondo.Il programma della fiera: uno spettacolo per valorizzare i Madonnari e la “Via degli artisti”L’assessore Riccardo Goatelli, dopo l’intervento del sindaco, ha illustrato nel dettaglio il programma della fiera. Prima di tutto ha presentato il manifesto del 38° Incontro Nazionale dei Madonnari realizzato per il secondo anno consecutivo dalla Maestra Madonnara Simona Lanfredi Sofia. Il dipinto è un connubio fra passato e presente della storia dei Madonnari. La Madonna delle Grazie è rappresentata con un viso attuale, dipinta non su asfalto ma su terra battuta, come era anticamente la pavimentazione del sagrato del Santuario. Lo sfondo del dipinto raffigura la magica atmosfera notturna del 14 agosto. La prima vera novità è data dal fatto che quest’anno non è stata coniata la medaglia commemorativa per tutti i madonnari bensì un acquaforte, raffigurante il Santuario delle Grazie e realizzato dall’artista bresciano Girolamo Battista Tregambe. “Nulla è stato stravolto – ha esordito Goatelli – con l’attenzione alla sacralità, alla devozione e all’aspetto più profano in un unicum che porta in sé però alcune osservazioni”. La nuova amministrazione di Curtatone ha voluto quest’anno valorizzare la figura del Madonnaro, tramite un momento saliente che si svolgerà la sera del 15 agosto, alle 21.30, con lo spettacolo “Luci sui Madonnari”, una sorta di talk-show condotto da Elide Pizzi e che avrà come protagonisti i vincitori delle tre sezioni del concorso, alcuni giurati, membri della stampa locale e gli organizzatori. Valorizzare inoltre i territorio di Curtatone. Assieme alla pro loco verrà istituito un box informazioni per risaltare le valenze turistiche di Curtatone. La giuria del 38° Incontro Nazionale dei Madonnari sarà più snella ma al tempo stesso di qualità, con nomi di prestigio nel panorama artistico locale. Altra novità introdotta nell’edizione 2010, la cosiddetta “Via dell’arte e della tradizione” ovvero via Pozzarello, che avrà il compito di ricongiungere l’area più sacra, intorno alla piazza del Santuario con la zona del mercato e del luna park. La via sarà disseminata di artisti di strada, banchetti dei vecchi mestieri, di vecchi giocattoli e con personaggi in costume d’epoca rinascimentale. Molte saranno inoltre le celebrazioni religiose, a partire dai primi Vespri cantati della solennità dell’Assunta alle 18.30 del 14 agosto, la benedizione dei gessetti e dei madonnari fino alla Messa solenne del 15 agosto presieduta dal vescovo di Mantova Mons. Roberto Busti alle 10. La fiera partirà venerdì 13 agosto alle ore 19 con il saluto del sindaco e delle autorità cui seguirà alle 21 in Santuario, l’esecuzione dello “Stabat mater” di Gioacchino Rossini, musica sacra per soli, coro e orchestra. E ancora spettacoli per bambini con i burattini del Centro Teatrale Corniani, uno spettacolo di musica rinascimentale la sera del 16 agosto e lo spettacolo pirotecnico e musicale a chiusura della fiera, la sera del 16 agosto alle ore 23. 38° Concorso Nazionale dei MadonnariNella conferenza stampa di questa mattina, la presidente della Pro loco Marina Ferrari si è voluta soffermare sul concorso dei Madonnari. Il tema importante come sempre è l”effimero”. Per questo motivo verrà chiesta durante la fiera una petizione firmata perché la Fiera delle Grazie entri nel Patrimonio immateriale dell’Unesco. Grazie è conosciuta in tutto il mondo per questa importante manifestazione d’arte. Oltre alla giuria di qualità verrà istituita una giuria popolare. I visitatori potranno valutare l’opera che saprà dare più emozioni. “Il compito del Madonnaro – ha detto la Ferrari – è proprio quello di regalare emozioni”. Nel regolamento di quest’anno i concorrenti dovranno essere tutti maggiorenni, per poter dare un prodotto artistico di buon livello. Sarà a disposizione inoltre il Calendario del Madonnaro, con fotografie e nomi delle passate edizioni e che avrà la caratteristica di avere i mesi a partire dal 15 agosto fino al 14 agosto dell’anno dopo. Torna l’appuntamento del convegno che si terrà a concorso terminato, la mattina del 16 agosto alla presenza degli artisti che potranno portare le proprie esperienze e anche i loro dubbi sul concorso.Chi sono i Madonnari? I “Madonnari” sono artisti di strada, così chiamati dalle immagini, soprattutto sacre e principalmente Madonne, che sono soliti disegnare per strada. Il termine è di probabile origine centro-italiana. Il Madonnaro è infatti un artista ambulante nomade che si sposta da un paese all’altro in occasione di sagre e feste popolari. Esegue i suoi disegni con il gesso, i gessetti o altro materiale povero, su strade, marciapiedi, cemento, selciato dei centri urbani e che trae il proprio sostentamento grazie alle offerte del pubblico quali oboli o elemosine. L’arte, come appurato da varie descrizioni che si trovano in testi e lettere, fu presente in tutta l’Europa fin dal XVI secolo. Dato il materiale impiegato, dopo qualche giorno il disegno sbiadisce fino a che con la prima pioggia svanisce. Questo è anche il motivo per cui solo di recente è stato possibile iniziare ad averne una documentazione visiva. La tradizione dei Madonnari nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale si stava perdendo. Lo scarno numero di questi artisti era diminuito fino a quando alcuni di loro cercarono un posto dove riunirsi per dare luogo ad un evento annuale. Uno dei primi incontri avvenne nel 1973, grazie al contributo del Comune di Curtatone, il 15 agosto sul sagrato del Santuario della Beata Vergine delle Grazie. Erano in 10. La riscoperta di quest’ arte antica nel corso degli anni successivi ha visto nascere altre manifestazioni sia in Italia che all’estero. Pur conservando lo spirito tradizionale a questi semplici artisti, si sono aggiunti anche pittori qualificati, artisti di varie tendenze e semplici appassionati che, con produzioni a volte discutibili, elaborano Madonne e altri temi sacri.La fiera e l’ambiente circostanteLa frazione di Grazie si affaccia sul Mincio che forma una sorta di “lago” prima di arrivare a Mantova. Sosta obbligata è la Riva della Madonna del Prato, immersa nel Parco del Mincio. Qui è possibile ammirare il panorama, osservare i fiori di loto nella loro fioritura di agosto, fotografare la fauna selvatica e fare un’escursione in battello, con le barche a remi o a motore a disposizione a ogni ora dei turisti.
!
L'appuntamento dal 13 al 16 agosto. Protagonisti "I Madonnari"
Presentata l’edizione 2010 dell’ Antichissima Fiera delle Grazie.
Articoli Correlati