Il vicepresidente della Giunta provinciale Roberto Pinter ha presentato l’altra sera a Riva il Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche: strumento strategico per la gestione del patrimonio idrico provinciale, destinato ad assumere valenza nazionale (andrà a sostituire i tre piani di bacino dell’Adige, del Po e dell’Alto Adriatico). Il documento – oltre 1000 pagine di testi e tabelle – è il frutto di un complesso lavoro delle strutture provinciali con la regia di un comitato scientifico composto da professori Rinaldo, Zuppi e Ghetti delle Università di Padova e Venezia. Il piano passa in rassegna le disponibilità idriche e gli usi delle acque, ma anche il rischio idrogeologico, la sicurezza del territorio, le risorse idriche sotterranee, i carichi inquinanti, la depurazione, la qualità degli ambienti acquatici. “Il nostro impegno – ha detto Pinter rispondendo alle sollecitazioni mosse dal pubblico composto da amministratori e rappresentanti delle associazioni dei pescatori – è quello di rendere esecutivo il piano entro la corrente legislatura”. Sotto il profilo della sicurezza il piano dispone di tutti gli strumenti per poter regolare il livello dei bacini idroelettrici, sia in caso di emergenza, sia per necessità di miglioramento ambientale. Pinter ha assicurato la massima attenzione per quanto riguarda l’utilizzo della galleria Adige-Garda che peraltro ha consentito, durante il maltempo dell’autunno 2000, di scongiurare il rischio di alluvioni. Per quanto riguarda la qualità delle acque, l’assessore ha ribadito che in Trentino non ci sono particolari situazioni critiche. Si registra invece una situazione di diffusa sofferenza, e questo vale tanto più quanto è maggiore la presenza dell’uomo in determinate aree. “Anche se il piano dei depuratori prevede entro il 2007 novantanove impianti in provincia – ha detto Pinter – non possiamo fare a meno della naturale capacità autodepurativa dei corsi d’acqua. E per questo abbiamo bisogno di garantire un adeguato livello di acque nei fiumi e nei torrenti.» Pinter ha infine ricordato che nei prg dei Comuni di Riva e di Torbole sono contenute scelte coerenti a quanto previsto dal piano di utilizzo delle acque.
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Il piano
delle acque
pubbliche