lunedì, Dicembre 23, 2024
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Bilancio positivo per la convenzione con Sos Sona, da tre anni al mercato del martedì con un’ambulanza. Decine di controlli con molti affezionati

Pressione e glicemia tra i banchi

Il martedì mattina è giorno di mercato. Ma per molti, residenti e non, è anche l’occasione per dare una controllata alla salute. Come? Attraverso la presenza dei volontari del soccorso dell’Sos Sona, che si posizionano con l’ambulanza in piazza della Libertà, proprio all’inizio di via Roma. Da lì è possibile garantire in tempi rapidi l’intervento in caso di emergenza, ma è altrettanto facile provvedere alla misurazione di pressione e glicemia. E la media di prestazioni in questo senso è di circa 30 persone ogni martedì, con punte più volte raggiunte di 80, 90 controlli.«Abbiamo dato il via a questo servizio tre anni fa, poco dopo il nostro insediamento», spiega Luciano Di Murro, assessore alle attività produttive, «e ormai è tempo di bilanci. Ad avviare il servizio ci ha motivato la situazione logistica: la distesa di banchi nelle vie del centro storico non lascia spazio a sufficienza per il passaggio di eventuali mezzi di soccorso. Senza considerare che anche chiamando la Casa di cura Pederzoli di Peschiera, cioè l’ospedale più vicino, un’ambulanza non potrebbe essere qui in meno di 15 minuti». Troppi, sottolinea l’assessore, per le emergenze più gravi. «Ciò nonostante non volevamo lasciare il mercato privo di un adeguato servizio di assistenza e così abbiamo pensato alla convenzione con l’Sos di Sona: a fronte di un contributo annuo di 10mila euro», spiega Di Murro, «i volontari forniscono assistenza sia in occasione delle manifestazioni che hanno luogo sul territorio, sia durante le mattinate del mercato settimanale».«E le cifre», aggiunge il sindaco Maurizio Bernardi, «ci confortano e confermano la positività di un’iniziativa che evidentemente va incontro alle esigenze della gente; anche queste sono forme di attenzione alla salute con le quali si cerca di favorire in particolare i nostri cittadini».Non ci vuole molto a constatate quanto sia divenuta familiare e rassicurante la presenza delle divise arancioni con cui vestono questi volontari del soccorso. In questi anni hanno instaurato un rapporto più che amichevole con le decine di pazienti più affezionati che si suddividono, per così dire, in due gruppi: quelli delle prime ore del mattino, che sono anche quelli che più facilmente presentano qualche problema di salute; e poi l’ondata delle signore che di ritorno dal mercato, verso mezzogiorno, si fermano ancora cariche della spesa appena fatta.«Io approfitto sempre per controllare i battiti del cuore perché soffro di tachicardia», spiega Nello Sivero di Castelnuovo. «Ci riferma volentieri», gli fa eco Renato Fagioli, «anche perché sono proprio bravi. Ed è una bella cosa sapere che ci sono perché sa, non si sa mai quando si è per strada». Un’opinione condivisa da Fatima Boukkuri, che parla di un servizio davvero utile e che in caso di emergenza può rivelarsi determinante. Occasioni più impegnative dei normali test pressori e glicemici, che non sono certo mancate: dai traumi post cadute alle insufficienze cardiache, dal rischio di soffocamento agli incidenti tra autoveicoli sulla vicina strada regionale.«Circostanze che testimoniano l’importanza della presenza sul territorio, in un giorno di grande affluenza, dei volontari: qualunque cosa succeda, sono in grado di prestare soccorso nel giro di pochissimi minuti e in caso di necessità», conclude l’assessore Di Murro, «di raccordarsi con le altre realtà deputate all’emergenza sanitaria».

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